MAURIZIO COSTANZO
Firenze

Il 19 ottobre 1913 nasceva Vasco Pratolini, scrittore illustre della Firenze povera

È diventato tra i maggiori scrittori italiani del secondo Novecento

Vasco Pratolini

Vasco Pratolini

Firenze, 19 ottobre 2023 – “Le idee non fanno paura a chi ne ha” scriveva Vasco Pratolini. Era nato il 19 ottobre del 1913 a Firenze, da una famiglia poverissima. Fu autodidatta e passò per tutti i mestieri più umili, sempre guidato dalla passione per la lettura, che cercava di organizzare con criterio, e pronto a fuggire all'università appena ne aveva occasione, per ascoltare le lezioni di letteratura.

“S'imparano mille cose in un istante, non occorre essere stati a scuola, quando la vita ti colpisce a tradimento con le sue cattiverie: basta avere una spina dorsale che ti mantenga in piedi”.

Lo scrisse lui stesso in Metello, libro centrale della sua ricerca. Divenne anche un fortunato film di Bolognini con Massimo Ranieri e Ottavia Piccolo. Parlava dell'educazione sentimentale e alla vita, privata e sociale, del muratore Metello Salani a cavallo del secolo, una storia individuale di lavoro, fatica, amori e tradimenti, e corale verso la presa di coscienza della propria dignità, dei propri diritti, della solidarietà. Pratolini è stato uno scrittore che dell'impegno e dell'analisi storica ha fatto il cavallo di battaglia dei suoi romanzi.

Il suo genio partorì ‘Le ragazze di San Frediano’, 'La costanza della ragione', 'Cronache di poveri amanti', ‘Il quartiere’, ‘Cronaca familiare', Allegoria e derisione'. La svolta arrivò con l'amicizia di Ottone Rosai e la frequentazione di casa sua, dove incontrò e strinse amicizia con personaggi che andavano da Aldo Palazzeschi a Romano Bilenchi.

“Cambiar pelle non si può – scrisse il ‘Cronache di poveri amanti’ - occorre una volontà riservata a pochi. Solo i santi vi riescono, e qualche volta i poeti. Coloro, cioè, che credono veramente in qualcosa di eterno”. Lui c’è riuscito, e a dispetto delle umili origini, è diventato uno tra i maggiori scrittori italiani del secondo Novecento. Cominciò la passione per la scrittura nel fervido ambiente intellettuale fiorentino, tanto che a fine anni '30 fondò, col poeta Alfonso Gatto, la rivista 'Campo di Marte'. Poco prima della guerra si trasferì a Roma, dove si iscrisse al Pci clandestino e partecipò alla Resistenza, caposettore nella zona Flaminio-Ponte Milvio.

Dopo la Liberazione fece il giornalista e lavorò molto come sceneggiatore (tra l'altro collaborò a 'Rocco e i suoi fratelli' di Visconti). Cominciarono a uscire i suoi libri più importanti, tradotti in varie lingue grazie al loro grande successo e capacità di accendere anche forti dibattiti critico-ideologici. Pratolini morì all'improvviso a Roma il 12 gennaio 1991 a 78 anni e oggi, in questo periodo di crisi profonda, sarebbe davvero utile rileggerlo e riscoprirlo. Nasce oggi Marsilio Ficino nato il 19 ottobre del 1433 a Figline Valdarno. Celebre filosofo, umanista e astrologo, tra i più influenti del primo Rinascimento. Ha scritto: “L'uomo è il più disgraziato degli animali: insieme alla imbecillitas corporis, comune a tutti i viventi, possiede anche la inquietudo animi, ovvero la consapevolezza di dover muorire”. Maurizio Costanzo