Viola, "ultimate next gen" Ecco i gioiellini del futuro

La seconda vittoria consecutiva in Supercoppa e le quattro Coppe Italia di fila. Dai Primavera agli Under, chi sono i ragazzi più talentuosi del settore giovanile

"Le finali le fanno solo due squadre, noi le stiamo disputando di continuo. Vuol dire che stiamo lavorando bene ed anche che abbiamo dell’ottimo materiale: i giovani bravi ci sono". Il primo pensiero di Alberto Aquilani dopo la Supercoppa vinta a Monza contro l’Inter (la seconda consecutiva, quinto trofeo in tre stagioni) è stato per i suoi giovani calciatori. I gruppi cambiano anno dopo anno, ma i risultati del settore giovanile della Fiorentina rimangono importanti.

Il discorso Primavera è noto. Alberto Aquilani al momento è quasi un lusso per la categoria. Avrebbe l’esperienza (e le offerte) per allenare i grandi, ma resterà probabilmente ancora alla guida dei baby. Che ci stanno mettendo molto del loro per seguire le orme di Bianco in prima squadra. Percorso complicato, ma pure Italiano li sta osservando con attenzione. Amatucci e Distefano i più pronti, Kayode stuzzica particolarmente il tecnico. Il fiore all’occhiello resta Martinelli, 2006 che gioca con ragazzi di 2 anni più grandi. Anche a Monza era il più giovane in campo, ma è stato decisivo. Fra i compagni in rampa di lancio ci sono Krastev (ha già esordito nella nazionale bulgara), Toci, Elia, Lucchesi, Favasuli, Falconi, Capasso ed il bomber del futuro, il 2004 Sene. In porta occhio anche al 2007 Vannucchi.

Talenti sparsi, anche nelle selezioni più giovani della cantera viola. Nell’Under 18 di mister Papalato spiccano Saltalamacchia e bomber Braschi. Il futuro dell’attacco sembra garantito. In Under 17 le punte su cui scommettere sono Rubino e Puzzoli, oltre al centrocampista Fortini. Cala la categoria, ma non il talento. In Under 16 sentiremo parlare di Turnone e Batignani fra i difensori, Bonanno e Angiolini fra i centrocampisti, oltre che all’attaccante Maiorana. E il più giovane talento da segnalare è senz’altro Alessandro Perrotti. Gioca nell’Under 15, di mestiere fa il difensore ed è un 2008.

Il Viola Park li aiuterà a crescere e migliorarsi. L’obiettivo non sono tanto le coppe (sempre gradite) ma l’approdo dei giocatori in prima squadra. Il futuro del calcio italiano (non solo della Fiorentina) passa da qui. I talenti fatti in casa faranno la differenza. E il club viola da questo punto di vista è all’avanguardia. Con uno dei centri sportivi più belli d’Italia lo sarà di più.

Alessandro Latini

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