
Fischio d’inizio della stagione, stasera in Conference: Pioli punterà tutto sul 3-4-1-2
Niente turnover, niente calcoli: Stefano Pioli ha scelto la strada della concretezza e non sembra orientato a tornare indietro. Nel giorno dell’andata dei playoff di Conference contro il Polissya, primo crocevia della stagione, il tecnico si affiderà ai suoi uomini migliori. La convinzione è maturata test dopo test, non ultimo quello disputato a porte chiuse contro il Viareggio: avversario modesto, è vero, ma dal quale sono arrivati spunti positivi che hanno ulteriormente rafforzato le certezze di un gruppo ancora in costruzione ma con uno zoccolo duro affidabile.
La formazione che scenderà in campo questa sera sarà, di fatto, la stessa vista sia contro il Manchester United che contro la Japan University e, eccezion fatta per il neo-arrivato Sohm, anche quella schierata nella sfida con il Nottingham Forest. Un undici che Pioli considera già un blocco affidabile su cui puntare in attesa delle altre pedine mancanti che il mercato dovrà portare in dote.
L’idea del tecnico è chiara: privilegiare qualità ed esperienza, affidandosi a un canovaccio ben consolidato. Dunque tra i pali sarà la volta di De Gea, con il terzetto di difesa che - salvo sorprese - sarà composto da Comuzzo, Pongracic e capitan Ranieri. In mediana nessun dubbio, con Dodo e Gosens che agiranno sulle fasce oltre a Fagioli e appunto Sohm nel cuore della linea. Si passa quindi all’attacco, dove Pioli ha intenzione di mettere in spolvero tutti i suoi cannonieri, nonostante la mancata convocazione di Beltran (per ragioni da ricondurre al mercato) priverà pronti-via il tecnico di un’alternativa offensiva: Gudmundsson agirà dunque sulla trequarti, alle spalle della coppia formata da Dzeko e Kean. E proprio dal bosniaco l’allenatore si aspetta un salto di qualità, alla luce di un precampionato che non lo ha visto brillare: le sue 153 presenze unite ai 65 gol realizzati solo nelle competizioni UEFA sono del resto un bagaglio di esperienza che deve pesare nei momenti chiave.
Tra i convocati che sono volati in Slovacchia, da segnalare l’assenza di Bianco e la presenza dei giovani Braschi e Kouadio: il primo resterà coi grandi finché non sarà reperito un nuovo attaccante sul mercato mentre il centrale è stato a tutti gli effetti promosso in pianta stabile con i big.
Andrea Giannattasio
Continua a leggere tutte le notizie di sport su