
Patrick Cutrone con la maglia dell'under 21
Firenze, 8 gennaio 2019 - Servono giocatori forti alla Fiorentina, non mezze figure, e in attesa di capire se Cutrone riuscirà a fare la differenza (la trattativa con i Wolves è in dirittura ma non ancora chiusa) Pradè oggi incontrerà l’agente di Pedro per decidere la destinazione finale dopo aver valutato tutte le offerte. Quella del Gremio è la più solida, la Fiorentina chiede almeno 11 milioni per rientrare dell’investimento fatto la scorsa estate, la possibilità di ottenerli è reale. Il dubbio che Pedro (classe 1999) possa esplodere altrove esiste, la Fiorentina in questo momento non può evidentemente permettersi di gestire l’inserimento graduale del centravanti, che ancora non ha acquisito l’esplosività necessaria per il nostro campionato. Rimpianti futuri a parte, ora servono certezze.
Cutrone è il primo obiettivo concreto in entrata, la scommessa sul giocatore (che piace molto anche a Iachini) è relativa al rendimento di un classe ’98 che dalla fine di ottobre ha giocato solo tredici minuti in Premier, finendo ai margini del Wolverhampton nel frattempo salito al settimo posto in classifica. La Fiorentina è la sua prima scelta, i Wolves hanno speso 20 milioni la scorsa estate per acquistare Cutrone dal Milan e non vogliono fare sconti. Al massimo un prestito con obbligo di riscatto a 17, più bonus. Ma avrebbe il giovane Cutrone le spalle abbastanza larghe per sostenere il peso – anche psicologico – dell’attacco viola? E quanto spazio avrebbe Vlahovic, messo di nuovo in concorrenza con un quasi coetaneo? Conseguenze che sicuramente saranno state prese in considerazione dai dirigenti viola. Di sicuro la proprietà sa bene che il mercato di gennaio rappresenta un test di credibilità nei confronti di Firenze, prima infatuata per lo "stile americano", dalle considerazioni sui "soldi che non sono un problema" e ora costretta a fare i conti con una squadra precipitata al quindicesimo posto in classifica e scossa da un cambio di allenatore. Pradè sta cercando anche due centrocampisti, mentre per l’altro obiettivo di mercato (un difensore centrale) al nome del torinista Bonifazi si è aggiunto Juan Jesus, che la Roma valuta 8 milioni. Troppi. Quasi zero in attacco le possibilità di arrivare a Piatek: cifre evidentemente troppo alte. In uscita Ranieri potrebbe finire al Pordenone, mentre la Spal ha chiesto informazioni su Dabo.
Poi c’è il campionato : capitolo triste, la Fiorentina nelle ultime otto partite ha messo insieme tre punti e ne ha soltanto quattro di vantaggio sulle terz’ultime, Brescia e Genoa. Il match di domenica prossima contro la Spal, che chiude la classifica a quota dodici, assomiglia perciò moltissimo a uno spareggio anticipato da inserire con molto realismo nel girone che si chiama "lotta per la salvezza". Pensiero ulteriore: a Bologna la Fiorentina ha giocato in modo molto concreto e provinciale (solo il 28 per cento di possesso palla) affidandosi soprattutto alle ripartenze e ai lanci, Iachini ora ha il problema di valutare una partita molto, molto diversa contro la Spal.
Infine il capitolo nuovo stadio: ieri nuovo incontro fra Commisso e il sindaco di Firenze e alla fine sguardi galleggianti sul nulla. Commisso si è lasciato sfuggire un "non so se si farà" e oggi è prevista una conferenza stampa per chiarire quello che molti sembrano avere già capito. © RIPRODUZIONE RISERVATA