Cinque giorni alla Final Four in programma all’Unipol Arena, dove si celebrerà l’ultimo atto della Coppa Italia Frecciarossa, il trofeo che verrà assegnato a Casalecchio di Reno, a due passi da Bologna. Tra queste c’è anche la Savino Del Bene Scandicci che stasera, per i quarti di finale, a Palazzo Wanny (ore 20,30) affronterà Bergamo. Squadra da non sottovalutare, soprattutto dopo il rumoroso successo ottenuto sulla corazzata Milano. Scandicci deve dimenticare la vittoria del 18 dicembre, propiziata da Antropova da 20 punti, decivio nella vittoria in campionato. Una sfida da non sottovalutare quindi per la squadra di coach Barbolini, che ha anche l’imperativo di rialzarsi dopo lo stop nel big match di sabato sera (sconfitta al quinto set) contro Novara e accedere dopo due anni di assenza tra le migliori quattro che si giocano la coppa.
Le orobiche scendono a Firenze sicuramente con il vento in poppa grazie al bel risultato del weekend, arrivato dopo una serie di quattro sconfitte grazie al fondamentale apporto delle sue giovanissime, da Frosini a Butigan e Cagnin. Nei tre precedenti tra le due formazioni, a sorridere sono sempre state le toscane, mentre per l’ultimo scontro in Coppa Italia si deve risalire alla stagione 201617, quando l’ex Foppapedretti Bergamo si arrese ai quarti perdendo 3-0 a Scandicci e vincendo 3-2 in Lombardia
"Una partita certo non scontata – ha detto alla vigilia Massimo Barbolini –. La storia della Final Four ci insegna che tra le migliori quattro arriva sempre anche una squadra che non ci si aspetta, quindi dobbiamo stare attenti. Bergamo sta facendo un buon campionato e anche se nel girone d’andata vincemmo 3-1 in casa loro, fu una partita difficile durata oltre due ore. Inizia la settimana della Coppa Italia e dovremo preparare al meglio la partita con Bergamo, settimana prossima poi arriverà un nuovo impegno di CEV Cup. Penso che siamo fortunati perchè possiamo giocare tante partite importanti e mercoledì vogliamo ottenere la qualificazione alla Final Four, che ci manca da due edizioni. Dobbiamo fare questo “primo passo”, è alla nostra portata ma saremmo folli a dare per scontata la vittoria".
Giampaolo Marchini
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