Circuito Stradale show Quel Mugello senza tempo

Dal Chianti a San Gimignano, da Scarperia al passo del Gioco e Firenzuola. Viaggio nella due giorni che ha riportato in strada il fascino di bolidi unici

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di Riccardo Galli

Il Chianti. Verde ed emozionante come sa esserlo sempre, soprattutto in primavera. E poi il Mugello, il suo saliscendi incredibile fra quei passi, il Giogo e la Futa che segnano il perimetro fra le due terre dei motori, la Toscana e l’Emilia Romagna. E’ stata questa la scenografia perfetta su cui il Circuito Stradale del Mugello ha riacceso i riflettori sulla storia delle quattro ruote. Due giorni di emozioni, spettacolo e con il ’suono’ di bolidi di altri tempi che da Firenze hanno raggiunto panorami unici come quelli di San Gimignano, Vinci e poi di Firenzuola, Barberino, Scarperia.

Una competizione targata Automobile Club d’Italia, Automobile Club Firenze e Club ACI Storico, con l’organizzazione della Scuderia Automobilistica Clemente Biondetti, che hanno riportato in vita la "grande classica", oggi più che mai vicina a riprendersi fasti e sensazioni uniche come quelle della Targa Florio o delle Mille Miglia.

Vetture dalla bellezza senza tempo hanno affrontato 66 prove cronometrate e 6 prove di media, coprendo oltre 320 Km tra i sinuosi nastri d’asfalto, dove si sono misurati una settantina di equipaggi.

La cronoca, quella sportiva, dell’evento dice che ad interpretare al meglio lo spirito della competizione è stato l’equipaggio formato da Alberto Aliverti e Stefano Valente, che al volante di una splendida Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del 1929, ha conquistato la classifica assoluta ed il primato nella categoria RC12000 con 202 penalità.

Alle spalle del duo lombardo si sono portati Francesco e Giuseppe Di Pietra, rispettivamente padre e figlio su Fiat 508 C del 1938, con cui sono svettati nella categoria RC21600. Altrettanti applausi al Mugello Circuit, teatro dell’arrivo e delle premiazioni, per Giovanni Moceri e Valeria Dicembre (Lancia Fulvia Coupé 1.3 del 1969), terzi assoluti e primi nella categoria RC31600 con 165 penalità.

Regolarità e velocità, proprio come il vecchio Circuito Stradale del Mugello correva dagli anni, pioneristici del 1914 (prima edizione) al 1970 (ultima tappa), prima di consegnare i bolidi, i suoi bolidi, proprio alla pista. La pista del Mugello Circuit che è adesso la casa del Gp d’Italia di motociclismo. A chiudere la gara a ridosso del podio è stato l’equipaggio formato da Luca Patron e “Steve Clark” a bordo in un’affascinante Bentley 3 Litre del 1925, con la quale hanno preceduto Gianmario Fontanella ed Alessandro Malta su Lancia Lambda Casaro del 1927.

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