Dai due scudetti ai fischi: Lo Bello e la Fiorentina, gioie e dolori

Oggi, 12 maggio (ore 17), un convegno a Coverciano sul grande arbitro siciliano. Un libro curato dal figlio Rosario e un video di "Nuvole di calcio"

Lo Bello con De Sisti e Gonfiantini  (Foto Fiorenza)

Lo Bello con De Sisti e Gonfiantini (Foto Fiorenza)

Firenze, 11 maggio 2022 - Dalle feste per i due scudetti viola al pubblico fiorentino inferocito che gli grida “Duce, Duce, Duce“: il rapporto tra Concetto Lo Bbello (uno dei più grandi arbitri del nostro calcio) e la Fiorentina è durato 18 anni (dal 1956 al 1974) e non sono mai stati incroci banali. Di questo e di altri aspetti della carriera del grande direttore di gara siciliano, si parlerà oggi  pomeriggio, 12 maggio, al Centro tecnico di Coverciano (ore 17) nella presentazione del libro “Concetto Lo Bello - Storie e ritratti di vita tratti dall’archivio di famiglia“ a cura del figlio Rosario Lo Bello e con la prefazione di Gianni Minà. Una presentazione anticipata dal video realizzato da Massimo Cervelli e Marco Vichi, un episodio di “Nuvole di calcio“ sulla  storia dell’arbitraggio in Italia.

Tornando al rapporto tra Lo Bello e la Fiorentina, sono sempre Cervelli e Vichi a raccontarne i vari episodi che vanno dalla festa scudetto del 1955-56 (il fischietto siciliano dirige Fiorentina-Lazio, ultima gara casalinga della stagione) al pomeriggio trionfale dello 0-2 sulla Juve l’11 maggio 1969 con la certezza del secondo titolo. Ma ci sono anche giornate burrascose come il Fiorentina-Inter dell’8 gennaio 1961: «Dopo un calcio d’angolo tutti i giocatori uscirono dall’area viola andando verso il centrocampo: il fischio dell’arbitro non poteva che significare un calcio di punizione per la difesa. A sorpresa Lo Bello assegnò un calcio di rigore, realizzato da Lindskog. Pochi minuti dopo, in una fase stagnante del gioco, il viola Petris tirava la maglia ad Angelillo, dicendo: “Anche questo è rigore?” Concetto fischiò, Lindskog tirò fuori, Petris fu espulso». Resta indimenticabile anche la contestazione al grido di “Duce!“ durante un Fiorentina-Cagliari del 12 ottobre 1969.

Un rapporto particolare con un arbitro di grande personalità. «Il bilancio riflette le difficoltà dei gigliati  con Lo Bello, in serie A 18 vittorie,12 pareggi e 12 sconfitte e in quel lasso di tempo la Fiorentina vinse i suoi due scudetti, arrivò quattro volte seconda e quasi sempre nelle primissime posizioni».

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