Cutrone pronto a riprendersi la numero 9

L’attaccante viola è arrivato dalla Premier con tanta voglia di riscatto, deciso a rimanere a Firenze. Due mesi da vivere intensamente

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L’urlo di Cutrone. E quella voglia di tornare a essere determinante come quella rete segnata all’Atalanta in Coppa Italia alla prima con la maglia viola addosso. Dieci minuti o giù di lì di adrenalina pura e concretezza tanto da rasserenare i cuoi dei tifosi viola che anelavano – come la squadra del resto – per un gol su azione di un attaccante. Ma se cercate in Patrick un qualche filo di polemica o sorriso stiracchiato fino in fondo alla smorfia della bocca siete destinati ad aspettare. E parecchio.

"Dico la verità – ebbe modo di sottolineare alla sua prima intervista da giocatore della Fiorentina –, io sono fatto in modo diverso e le migliori risposte cerdo di darle sul campo. Voglio ringraziare il Milan e il Wolverhempton per le opportunità: ogni mese e ogni giorno sono cresciuto come uomo e come calciatore. Onestamente penso partita dopo partita. Ho sempre fatto così cercando di migliorarmi sempre". Filosofia che certo non ha abbandonato in questo periodo di stop forzato che lo ha visto lottare e sconfiggere anche il virus più pericoloso. E la rabbia è montata più che mai. Arrivato per guarire il ’mal di gol’ della Fiorentina si è trovato a lottare per guarire se stesso. Ora tutto sembra essere alle spalle e la sua attenzione e concentrazione è tutta puntata su questo finale di stagione anomalo, ma che Cutrone vuole vivere da protagonista assoluto per conquistarsi un ruolo importante non solo in questa Fiorentina, ma anche il quella che verrà, nonostante le voci di mercato che non lo riguardano direttamente, ma che invece coinvolgono altri attaccanti di spessore che potrebbero vestire prossimamente la maglia viola.

Come detto, l’ex giocatore del Wolverhampton pensa solo a fare bene e a riprendersi la ’9’, anche se il suo numero è il 63, l’anno di nascita "Di mio padre al quale sono molto legato. La dedica dopo la mia prima rete in maglia viola era proprio per lui che mi supporta e mi sopporta", le parole di Cutrone dopo la prima rete in viola, in Coppa Italia, appunto.

Il futuro di Cutrone è ancora tutto da scrivere. Comunque ricapitoliamo come dovrebbe essere l’intesa tra Fiorentina e Wolverhampton. I clun fine hanno trovato un’intesa che di fatto mette al sicuro l’investimento di entrambe le parti. Per 18 mesi, dunque, l’ex Milan resterà a Firenze, pagando il prestito – soluzione unica – di circa 3 milioni. Poi al termine del periodo la somma – obbligata – da versare nelle casse inglesi sarà di circa 16 milioni. Ma è stato qui che le due parti hanno iniziato a trattare inserendo nell’accordo la possibilità da parte dei Wolwes di esercitare la recompra anche prima della scadenza. Contro ’riscatto’ che la Fiorentina potrà compiere entro brevissimo tempo: cinque giorni. In altre parole una ’contro’ recompra. Un po’ come accade nel mercato degli atleti del Nord America, con le squadre che possono pareggiare le offerte che arrivano agli atleti in scadenza di contratto (restricted free agents, cioè con restrizioni contrattuali, ndr) da altre franchigie.

Un modo, appunto per tutelare tutte le parti in causa. Cutrone continua a lavorare a testa bassa per convincere Iachini a dargli una maglia da titolare subito alla prima dopo la sospensione per il Covid-19 al Franchi contro il Brescia per rompere il digiuno che in sette partite in viola. Anche se non lo dice, gli manca il gol in campionato. In sette presenze (in 298 minuti di utilizzo) nessuna rete. "Sono contento quando la squadra vince e io non faccio gol. Poi è chiaro, mi piace sempre segnare, anche in allenamento". Proprio da queste poche parole si capisce che a Cutrone sta a cuore la vittoria della squadra. Ma come tutti i grandi attaccanti deve imparare anche a essere egoista, anche andando contro il proprio carattere.

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