
Amrabat con Mandragora Il centravanti sarà Cabral
La partita da dentro o fuori impone a Vincenzo Italiano di mandare in campo la Fiorentina in questo momento più affidabile. Il tecnico, contrariamente alle altre vigilie europee, non si è voluto sbilanciare sul portiere che giocherà dal primo minuto, ma tutto lascia pensare che sarà Pietro Terracciano a difendere la porta. Sirigu si è preso i complimenti per la buona prova di Cremona, ma Terracciano sta bene e dovrebbe scendere in campo.
In difesa pochi dubbi. La coppia centrale più rodata nell’ultimo periodo è quella formata da Martinez Quarta e da Igor.
È chiaro che Milenkovic resti un titolare, ma in questo momento Italiano preferisce la tecnica dell’argentino in fase d’impostazione e la fisicità dirompente del brasiliano. Anche sugli esterni i giochi sono fatti.
Impossibile rinunciare al Dodò di queste settimane, finalmente in netta crescita e sempre più a suo agio in fase di spinta. Così come a sinistra è certificato l’impiego di Luca Ranieri. Lo ha detto Italiano alla vigilia, ma dubbi non ce n’erano vista l’assenza per squalifica di Biraghi e l’infortunio di Terzic. Quest’anno sempre impiegato da centrale, nelle giovanili viola ha già giocato da terzino sinistro. Per Ranieri una grande chance.
A centrocampo spazio alla collaudata coppia Amrabat-Mandragora, due che si sono scoperti complementari nel corso della stagione. Bonaventura sembra in netto vantaggio su Barak per agire da trequartista, mentre anche i due esterni offensivi sembrano scelti, lì dove comunque la concorrenza è piuttosto nutrita.
Ikoné a destra (cresce l’intesa con Dodò sulla catena) e Gonzalez sulla sinistra, rimasto a riposo dal 1’ a Cremona. Zero dubbi invece per la maglia del centravanti, che finirà sulle spalle di Cabral. Il ballottaggio sarebbe potuto esserci se Jovic non fosse volato in Spagna per le note questioni burocratiche. Ma il serbo ha raggiunto il ritiro solo nelle ultime ore. Spazio dunque al brasiliano, a caccia del dodicesimo timbro stagionale.
Alessandro Latini