ROBERTO DAVIDE PAPINI
Fiorentina

Fiorentina, Boateng: "Giocherò col numero 10, sono qui per fare grandi cose"

Presentato il nuovo acquisto viola. "Non faccio più le pazzie di quando avevo 20 anni, adesso ho imparato e ho la testa giusta. Chiesa? Sono felice di poter giocare con lui"

Fiorentina, la presentazione di Boateng (Fotocronache Germogli)

Firenze, 6 agosto 2019 - "Giocherò con la maglia numero 10, so quanto sia importante e quante responsabilità porti su chi la indossa, ma sono pronto". Kevin Prince Boateng, 32 anni, nuovo attaccante della Fiorentina, si presenta subito con personalità e con il sorriso. Dopo sei mesi negativi a Barcellona, Boateng arriva a Firenze con la voglia di dimostrare di essere cresciuto caratterialmente ("Non faccio più le pazzie dei 20 anni, ora ho la testa giusta") e per "divertirmi, far divertire la squadra e e i tifosi". La maglia che è stata di Montuori, De Sisti, Antognoni, Baggio e Mutu non gli fa paura: "Voglio fare vedere che sono venuto qua per fare grandi cose".

A presentarlo alla stampa è il direttore sportivo viola Daniele Pradè: "Abbiamo scelto Boateng perché può rappresentare quelo che è Firenze, il bello. E' bello lui, la moglie, il figlio. E' un calciatore forte, è diventato maturo, è duttile, può giocare in più ruoli".  Boateng, infatti, può essere punta, "falso nove" o anche giocare a centrocampo, ma la saua preferenza è chiara: "Mi piace stare davanti alla porta, fare gol. Credo che questa sia l'idea del mister di farmi giocare più avanti possibile. Le motivazioni le ho da solo a 32 anni, Pradè mi ha chiamato tante volte, mi piace che ci siano tanti giocatori giovani, ce ne sono 3 o 4 molto forti. Voglio giocare bene perché ho i figli che mi guardano e non posso fare figuracce".

La scelta di Firenze nasce anche per motivazioni familiari (suilla scelta ha inciso anche la moglie, Melissa Satta) e Boateng scalpita dalla voglia dfi cominciare. Su Federico Chiesa ha parole di grande elogio: "Sono contentissimo che sia rimasto,  non vedo l'ora di giocare con lui, è fortissimo, l'ho visto in allenamento, non so chi possa fermarlo".

Parole importanti anche su Vlahovic ("è forte, ha colpi che non fanno in tanti, mi ricorda Ibrahimovic, deve credere che può diventare fortissimo") e su Lirola ("è uno dei più bravi terzini della Serie A").