Elegante e grintoso: Segato, il "Barone" del primo scudetto della Fiorentina

Il 3 maggio del 1930 nasceva uno degli eroi del primo scudetto. Campione di signorilità in campo e nella vita, anche nella drammatica lotta contro la Sla. Gli omaggi del Museo Fiorentina e della società viola

L'omaggio della Fiorentina a Segato

L'omaggio della Fiorentina a Segato

Firenze, 3 maggio 2021 - Sono passati quasi 50 anni dalla morte di Armando Segato (avvenuta il 19 febbraio 1973) eppure  il suo ricordo è ancora molto vivo tra i tifosi viola, anche se (ovviamente) molti di loro non l'hanno visto giocare. Il motivo non sta soltanto nel fatto (non trascurabile) che Segato è uno degli "eroi" del primo scudetto della Fiorentina nel 1955-56, ma anche per il suo essere giocatore corretto, elegante lottatore, persona di grande signorilità e correttezza anche fuori dal campo tanto da essere soprannominato "il Barone".

Ecco perché sul web sono in molti a ricordarlo proprio in occasione del suo compleanno, oggi 3 maggio, a 91 anni dalla nascita avvenuta a Vicenza nel 1930. Lo ha fatto il Museo Fiorentina (che ogni giorno pubblica i compleanni legati alla storia viola) con un post molto seguito sui social, lo ha fatto la stessa Fiorentina rendendo omaggio a un grande protagonista del primo scudetto, lo fanno tanti tifosi singolarmente.

Segato cresce nelle giovanili del Torino (una scuola non da poco, parliamo della squadra leggendaria di Valentino Mazzola, e resta ammirato da Eusebio Castigliano. Poi va a Cagliari, quindi al Prato e nel 1952-53 approda a Firenze.  Come giocatore Segato unisce qualità e quantità. In viola, dal 1952 al 1960, gioca 257 partite ufficiali con 20 gol. Va a segno anche nell’entusiasmante cavalcata in Coppa Campioni, poi conclusa amaramente. Fa parte di un gruppo di giocatori straordinari, cementato da una grande amicizia. Gioca 20 gare in Nazionale, compreso lo storico 2-2 a Wembley contro gli inglesi, il 6 maggio 1959 in cui porta la fascia di capitano. Importanti anche i primi passi come allenatore, poi viene colpito dalla Sla (la sclerosi laterale amiotrofica), ed è il primo ex calciatore professionista a cui è diagnosticata questa malattia che lo porterà alla morte. "Ci ha insegnato tantissimo –ricorda la figlia Cristiana– ha percorso la strada della malattia con la stessa dignità con cui ha percorso il successo". Già, perché anche nel drammatico percorso della malattia, Segato dà una grande lezione di coraggio e dignità. una lezione da campione.

 

 

Il Museo Fiorentina ricorda, nell'anniversario della nascita, il grande Armando SEGATO. Nato a Vicenza il 3 maggio...

Pubblicato da Museo Fiorentina su Domenica 2 maggio 2021
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