Chiantibanca, l'assemblea dei soci dice sì a Iccrea

Il presidente Iacopozzi: "Una svolta storica"

Mauro Focardi Olmi, direttore generale, e Cristiano Iacopozzi, presidente

Mauro Focardi Olmi, direttore generale, e Cristiano Iacopozzi, presidente

Firenze, 16 dicembre 2018 - L'assemblea dei soci di ChiantiBanca, che si è riunita oggi in seduta straordinaria in tre distinte sedi - a Siena e, in videoconferenza, Firenze e Pistoia - ha deliberato l'adesione della banca al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea.

Lo riporta un comunicato dell'istituto di credito in cui si afferma anche che è "pressoché unanime il consenso dei soci che si sono espressi sulla proposta di modifica dello Statuto: appena un astenuto su 3.359 voti espressi (1.674 presenti e 1.685 rappresentati per delega)" e che "ha votato il 12,45% della compagine sociale".

"Una svolta storica per ChiantiBanca e per tutto il movimento del credito cooperativo - afferma il presidente Cristiano Iacopozzi - l'adesione al Gruppo Nazionale Iccrea ci permetterà di sostenere con ancor più forza e capillarità lo sviluppo e il sostegno del territorio, preservando la storia e i valori che hanno contraddistinto la cooperazione per oltre 100 anni e che la riforma mira a salvaguardare".

“Non cambierà il nostro modo di fare banca – le parole del direttore generale Mauro Focardi Olmi – continuando a sostenere concretamente privati e aziende nelle forme e nei modi che da sempre contraddistinguono il credito cooperativo. L’ingresso in un gruppo importante come Iccrea ci permetterà di migliorare ulteriormente il rapporto con soci e clienti, continuando a rappresentare un punto di riferimento strategico in grado di offrire condizioni estremamente competitive sul mercato”.

Il Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea potrà contare sull’adesione di 142 Bcc che operano su 1.738 comuni con una rete di 2.647 filiali, diventando la prima banca locale del Paese, la terza in assoluto come numero di sportelli. Avrà una base sociale di 750mila soci con oltre quattro milioni di clienti, un patrimonio netto di 11,5 miliardi, un attivo di 148 miliardi, impieghi lordi per 93,3 miliardi e una raccolta diretta di 102,4 miliardi.

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