'Notti prima del Fortissimo Festival': un confronto di sonorità mediterranee

Dal 18 al 21 maggio andrà in scena il prologo del "Fortissimo Festival", una kermesse della musica mediterranea

Il Maestro Filippo Arlia

Il Maestro Filippo Arlia

Firenze, 17 maggio 2022 - Sono studenti di musica provenienti da tutta Italia (parecchi da Firenze) con afflusso inaspettato per una materia preparata al di là di contest televisivi, social, piattaforme web & reality. Studenti che, al contrario, si preparano tra i banchi dei conservatori d’Italia grazie al lavoro di insegnanti-musicisti non necessariamente conosciuti dalle platee di fanatici dei ’like’, ma di fama e successo nei teatri della nostra penisola.

Tutto questo e anche di più si potrà toccare con mano in «Notti prima del Fortissimo Festival» titolo di un importante patto tra culture mediterranee che andrà in scena Tunisi in accordo con i conservatori italiani grazie a un motore portante: il Conservatorio di Musica Tchaikovsky di Reggio Calabria. Accadrà dal 18 al 21 maggio, prologo dell’edizione 2022 del «Fortissimo Festival» grazie al Maestro Filippo Arlia che ne firma la direzione artistica assieme ad Achref Bettibi.

Un primo assaggio musicale dedicato ai giovani talenti, in attesa di un festival che avrà luogo a settembre all’anfiteatro romano di El Jem, sempre in Tunisia. Un’idea nata perchè i giovani possano esprimersi al meglio delle loro possibilità, e insieme possano riscoprire la tradizione musicale italiana, prendendo spunto da programmi formativi. Quattro giorni per un dialogo che nasce da corsi di formazione non solo per maestri d’orchestra, clarinettisti e sassofonisti, ma che va oltre, aspirando all’integrazione di culture, grazie a un progetto che di fatto apre le porte di una nuova lettura della musica unita dalle sonorità del Mediterraneo.

Dal 18 maggio dunque, quattro serate con l’ambizione di mettere a confronto culture e temi studiati nei conservatori, con l’intento di dare visibilità a tanti giovani cantanti e musicisti che si esibiranno portando sul palco di bellissimi teatri la loro idea di contaminazione di generi musicali. Dal Conservatorio Tchaikovsky a quello di Ben Arous; in scena ci saranno anche gruppi da camera come l’Asir Piano Trio, con l’Orchestra Les Solistes de Megrine diretti da Achref Bettibi. E ancora: il Trio arabo e le «Atmosfere di Opere di tango» con Filippo Arlia in omaggio ad Astor Piazzolla, lo strepitoso concerto dedicato ai cento anni del soprano Renata Tebaldi per arrivare al finale con il Gran galà classico, proposto dall’orchestra de «Les Solistes De Megrine» .

"Questi quattro giorni – ammette il Maestro Filippo Arlia – potrebbero essere l’occasione per incentivare nuove piattaforme occupazionali attraverso la costituzione di un’orchestra stabile, composta da musicisti calabresi che tramandino l’opera lirica apprezzata in tutto il mondo". Un festival che ribadisce quanto la musica sia lingua universale e quanto per entrare in sintonia basti un palcoscenico e l’ascolto. Altre barriere non ci sono.

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