Pitti Filati alla Stazione Leopolda

Eva

Desiderio

Così il salone delle tendenze vere, quel comparto manifatturiero che vede l’hinterland fiorentino e Prato primeggiare nel mondo con le sue ricerche e i suoi prodotti eccellenti, si riprende la scena col suo pubblico selezionatissimo di stilisti e imprenditori, specie quelli della maglieria, che aspettano sempre con attenzione e tanta curiosità Pitti Filati. Stavolta vanno in scena i fili del prossimo autunno-inverno 2022-2023 con ben un anno e mezzo di anticipo sulle tendenze correnti che sono ora proiettate verso l’estate 2022. Questo significa precedere di sei mesi sul prodotto finito, con intuizioni spesso visionarie.

A Firenze hanno confermato la loro partecipazione alla Stazione Leopolda, che avrà un layout completamente curato da Pitti Immagine, i nomi più prestiosi del comparto dei filatori, italiano e internazionale con una forte integrazione digital con Pitti Connect, che a partire dal 7 giugno ha sulla piattaforma approfondimenti e percorsi di stile dei vari brand con aggiornamenti in tempo reale. Nello Spazio Ricerca, curato come sempre da Angelo Figus e Nicola Miller, va in scena “Transformer” con le illustrazioni delle tendenze su qualcosa di energetico, positivo, legato alla natura e specchio della società e dei nostri desideri in fatto di abiti.

Torna alla Leopolda anche la 36esima edizione di Vintage Selection, laboratorio di ricerca dedicato alla cultura vintage che però stavolta, per motivi di sicurezza, sarà riservato solo agli operatori di Pitti Filati: il meglio della moda del passato aspetta stilisti a caccia di idee e di tecniche produttive d’antan per trovare nuova linfa per le ispirazioni della moda dell futuro. Una tendenza contagiosa che Pitti Immagine ha cavalcato e portato avanti nel segno del primato.

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