Pereira e le spese folli. Poi il commissariamento

Tutto è iniziato con un’interrogazione di Fratelli d’Italia a Palazzo Vecchio. La cura Cutaia: tagliati ingaggi e spettacoli, ma anche il costo dei biglietti .

Pereira e le spese folli. Poi il commissariamento

Pereira e le spese folli. Poi il commissariamento

Al Maggio Musicale Fiorentino inizia l’era Fuortes. E si archivia la triste pagina legata ad Alexander Pereira che ha portato al commissariamento della Fondazione. Torniamo alla primavera 2022. Il sovrintendente e direttore artistico arriva a Firenze nel 2019, ingaggiato con uno stipendio annuo di 240mila euro. Nel 2022 i primi guai: Pereira finisce nel mirino di Fratelli d’Italia che con un’interrogazione in Consiglio comunale chiedono spiegazioni su 60 mila euro spesi con la carta di credito della Fondazione del Maggio Musicale per viaggi in aereo e cene al ristorante. Spese ’allegre’ che, tanto per fare un esempio, contano a bilancio anche una notte da quasi mille euro al prestigioso hotel Storchean di Zurigo.

La Corte dei Conti apre un fascicolo per verificare se per le cene da mille euro, le notti in hotel extralusso, gli spostamenti in taxi da 500 euro o per le provviste dal pizzicagnolo di Cerbaia ci sia stato sperpero di denaro pubblico. Poco dopo si muove anche la procura. A sorpresa, a gennaio 2023, Pereira ammette di essere indagato per peculato. Poi, all’improvviso, lascia la guida del Maggio dopo che la procura aveva chiesto la misura restrittiva, ritirata dopo le dimissioni. I pm fiorentini contestano all’ex sovrintendente di aver ottenuto il rimborso di spese personali e di aver utilizzato la carta di credito della Fondazione per acquisti non inerenti la sua funzione e non previsti dal contratto, per un totale di oltre 126mila euro. A giugno a 2023 il tribunale del riesame dispone il sequestro preventivo dei 126mila euro, ribaltando una decisione del gip. A novembre scorso la Cassazione annulla il sequestro, disponendo un nuovo giudizio. Un ping pong concluso la settimana scorsa con la ’schiacciata’ del tribunale del riesame, che ha ribloccato i 126mila euro. Pochi giorni prima, la procura ha anche richiesto il rinvio a giudizio per Pereira. L’udienza preliminare il 30 maggio. La titolare delle indagine, il pm Christine von Borries, contesta non solo il peculato ma anche il reato di malversazione per aver utilizzato, in maniera impropria, i 35 milioni messi a disposizione dal Fondo governativo per la ripatrimonializzazione degli enti lirici-sinfonici.

Accanto alla vicenda giudiziaria c’è quella economico-finanziaria della Fondazione. Dopo le dimissioni di Pereira, il Maggio viene affidato al commissario straordinario Onofrio Cutaia che in un anno è riuscito nell’impresa di rimettere in sesto i conti. Un lavoro certosino tagliando ingaggi, numero di spettacoli e ribassando i prezzi dei biglietti. Il tutto accompagnato da un’iniezione straordinaria di liquidità da parte dei soci. ’Ninni’ Cutaia, prima di congedarsi dall’incarico, ha provveduto – per la perdita di esercizio dell’anno 2022 per circa 6 milioni – a inviare un esposto alla Corte dei Conti affinché i magistrati contabili verifichino "responsabilità connesse alla corretta gestione delle risorse pubbliche". Adesso, però, è il momento di ripartire.

Barbara Berti

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