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Ospedale Santa Maria Annunziata. Chiude per un mese la sala parto
di Manuela Plastina
Chiude per più di un mese la sala parto del Santa Maria Annunziata. Fino a metà novembre, i neonati che verranno alla luce nell’ospedale di Ponte a Niccheri, uno dei più gettonati nella graduatoria delle nascite nella provincia di Firenze, saranno solo quelli con cesareo programmato o con urgenza chirurgica. Le altre puerpere che avevano scelto l’ospedale di Bagno a Ripoli per il loro giorno più importante, saranno dirottate su altri ospedali, in particolare il San Giovanni di Dio, ossia il presidio sanitario più vicino. Saranno le stesse ostetriche a informare le mamme ormai prossime al parto del cambiamento e a spostarsi a lavorare accanto alle colleghe del punto nascita di Torregalli che nei prossimi 35 giorni avrà parecchi fiocchi rosa e azzurri da appendere. Il blocco parto del Santa Maria Annunziata, dove ogni anno nascono quasi 1000 bambini, chiude dal 9 ottobre per lavori di manutenzione: è necessario adeguare gli impianti elettrici per garantire la continuità in caso di black out, sostituire il sistema di illuminazione ordinaria e di emergenza, realizzare la nuova rete di distribuzione dei gas medicinali (aria, ossigeno e vuoto), migliorare la regolazione dell’aria meccanica e rifare pavimentazioni, rivestimenti e controsoffittature. I lavori interessano il corridoio interno, la sala operatoria dedicata, la sala parto e le 3 sale travaglioparto. Tutti interventi, spiegano dalla direzione sanitaria, che servono per incrementare gli standard di qualità dell’assistenza alle mamme e ai nuovi nati e creando spazi più fruibili per gli operatori. I lavori dureranno appunto 35 giorni. Rimarrà per tutto il periodo nel presidio ospedaliero un team di ostetriche, ginecologi e pediatri per garantire l’attività come l’esecuzione dei tagli cesarei programmati; restano aperti anche il reparto di degenza ostetricia, il ricovero delle gravide a basse epoche gestazionali con patologie e parte dell’attività ambulatoriale.
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