Maturità 2022, chi la vuole light e chi tornerebbe all'antico. Presidi e prof divisi

Gli studenti: "Meglio solo il maxi-orale perchè la Dad è stata un disastro"

Esame di maturità

Esame di maturità

Firenze, 10 dicembre 2021 - C’è chi vorrebbe tornare alla classica Maturità, chi si fermerebbe alla sola prova scritta e chi invece chiede un esame light perchè “la sofferenza dei ragazzi è tangibile”. Presidi, insegnanti e studenti sono spaccati riguardo all’esame di Stato. “Sarebbe meglio far solo l’orale, perchè con la Dad è stato un disastro”, non ha dubbi Simone del liceo Castelnuovo. Ed Eleonora dell’artistico: “Secondo me invece almeno il tema andrebbe fatto. Il Covid non deve diventare un alibi”.

Tra i docenti i pareri sono molteplici. In generale, tra i prof dei liceo, almeno quelli che abbiamo interpellato noi, prevale l’idea della Maturità ‘vecchio stile’, mentre ai professionali prevalgono i favorevoli ad un esame light.

Spiega perfettamente il problema la dirigente dell’alberghiero Buontalenti, Maria Francesca Cellai: “Siccome negli ultimi due anni la scuola non ha lavorato come avrebbe dovuto, meglio proseguire con la Maturità di ‘emergenza’. Parlo in modo particolare per gli indirizzi professionali, che ben conosco. I ragazzi sono tornati a scuola molto cambiati, in peggio. Hanno tanta rabbia repressa, probabilmente anche assorbita in casa, perchè le famiglie dei nostri allievi hanno maggiormente patito la crisi. Non sono più sereni e si sono ancor più chiusi nel mondo virtuale. Sono anche più aggressivi e più intolleranti alle regole. Dopo il Covid, da noi sono aumentate le sospensioni, che prima di fatto non esistevano. Ma non solo. Ci sono alunni con attacchi di panico ed altri che prendono antidepressivi”.

Visto il disagio crescente, Cellai afferma che “bisogna prima pensare alle persone e poi agli esami”. “Stiamo cercando di ricostruire questi ragazzi dal punto di vista psicologico - prosegue -. Cerchiamo di recuperare le dinamiche di gruppo ma è veramente difficile. Per tutti questi motivi credo che la Maturità dovrebbe essere più leggera”.

Secondo Liliana Gilli, preside del classico Galileo, “invece almeno il tema di italiano andrebbe fatto”. Tornerebbe all’esame completo Gianni Camici, dirigente del Cellini-Tornabuoni: “Auspico un esame normale. Del resto, i ragazzi stanno regolarmente venendo a scuola. A mio avviso si dovrebbe tornare alla versione prevista dalle norme ordinarie”.

Va oltre Ludovico Arte, a capo dell’Itt Marco Polo: “Io credo che andrebbe ripensato l'esame di maturità. Dovrebbe diventare un momento in cui uno studente presenta un suo progetto, l'esito di un percorso di studi rielaborato in modo personale, un po' come succede all'Università. Per quest'anno si potrebbe prevedere una via di mezzo tra l'esame ‘semplificato’ degli scorsi anni e quello ordinario, ripristinando la prima prova scritta e la commissione mista”.

Proprio nei giorni scorsi alcuni accademici che fanno riferimento al Gruppo di Firenze (Carlo Cottarelli, Gustavo Zagrebelsky, Paolo Crepet e molti altri ancora) si erano rivolti al ministro Bianchi, chiedendo di non ripetere “l’esame burletta dello scorso anno”. “Non si tratta quindi solo della reintroduzione delle prove scritte, per molte ragioni indispensabili, ma di trasmettere agli studenti il messaggio di serietà e di autorevolezza che in fondo si aspettano da parte degli adulti».