MANUELA PLASTINA
Cronaca

Loppiano, boom di partecipanti. I giovani arrivati sono quasi 800

Tanti ragazzi di varie nazionalità, si sono riuniti nella giornata intitolata ’Paths toward peace ’. Dialoghi, testimonianze e laboratori, il focus solo uno: come contribuire a portare la pace nel mondo .

Loppiano, boom di partecipanti. I giovani arrivati sono quasi 800

Loppiano, boom di partecipanti. I giovani arrivati sono quasi 800

Agnes, medico ugandese, è diventata protagonista attiva di cambiamento positivo nel proprio Paese esercitando la professione medica in un ospedale nel nord dell’Uganda e avviando anche un progetto di piantumazione di alberi insieme ai giovani della sua comunità. Mitko, della Bulgaria, è cresciuto da solo, ma invece dell’indifferenza e dell’odio, ha scelto la via della riconciliazione con i suoi genitori. Marco di Torino con i suoi amici, circa 60 giovani, distribuisce i pasti alle persone che vivono per strada, nei pressi delle stazioni ferroviarie e nei parchi della sua città. Gioia, appena maggiorenne, ha vinto le pure e fantasmi che l’avevano portata alla depressione e ha ritrovato la gioia di vivere aprendosi all’amicizia e al dedicarsi agli altri. Sono alcune delle toccanti testimonianze dei tanti giovani che hanno voluto raccontare qualcosa di sé sul palco dell’auditorium di Loppiano. Quasi 800 tra partecipanti e organizzatori, tutti di giovane età e di varie nazionalità, si sono riuniti nella giornata intitolata "Paths Towards Peace" (Percorsi verso la pace) nella cittadella internazionale del movimento dei Focolari. Divisi in tre villaggi tematici, i partecipanti con laboratori, esperienze e dialoghi con professori, esperti e animatori di alcuni centri che promuovono una cultura della pace e della fraternità militante, si sono interrogati su come ognuno di noi possa contribuire a suo modo a portare la pace.

"Di fronte a 60 guerre attualmente in corso – ha detto Angela del Mozambico – ci sentiamo impotenti. Ma qui abbiamo avuto l’opportunità di fermarci e di riflettere insieme sui percorsi che vogliamo percorrere e che ci chiamano a farlo partendo da noi stessi, dalle nostre città, dai contesti in cui viviamo". Issa in collegamento da Betlemme ha pronunciato la sua preghiera di pace ricordando San Francesco, perché "diventiamo strumenti di pace, per stare vicino ai deboli nella loro sofferenza, non voltare il viso, dire la verità e non avere paura". Alla giornata hanno partecipato anche i gruppi musicali Gen Rosso e Gen Verde e gli artisti impegnati nei progetti "HeARTmony" (arte per l’inclusione sociale), "MediterraNEW" (dedicati alle giovani generazioni di fronte alla migrazione) e ai ballerini dell’Associazione DanceLab Armonia, promotori a Montecatini del Festival Internazionale "Armonia fra i popoli".

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