La terapia Aba a rischio?. I rimborsi sono un rebus

Fratelli d’Italia chiede lumi a Giani. La Regione: "Procedura solo cambiata"

Temono le famiglie con figli che seguono la terapia Aba. "Una delibera della giunta regionale dell’11 dicembre 2023 avrebbe sospeso l’erogazione dei contributi" denuncia il gruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale.

Il caso era finito sui tavoli regionali dopo che un articolo de La Nazione ha riportato la denuncia pubblica di Leonardo, babbo di un bambino nello spettro autistico: anche se la delibera 493 del 2001 prevede contributi alle famiglie per sostenere le terapie per particolari condizioni, tra cui l’autismo, molte famiglie si son viste negare il rimborso dell’Aba, pur inserita nel piano terapeutico personalizzato. Ogni ora di seduta costa 20-25 euro. Leonardo per suo figlio paga 20 ore a settimana. Adesso quella stessa delibera, secondo il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia Francesco Torselli e i consiglieri Vittorio Fantozzi, Diego Petrucci e Alessandro Capecchi, sarebbe stata annullata dalla delibera di dicembre. "A seguito della denuncia pubblica dei genitori – dicono - a novembre abbiamo presentato una prima interrogazione per sapere se la Regione contribuisse in parte al costo della terapia. Non abbiamo ancora ricevuto risposta, ma l’ultimo documento sembra voler sospendere i contributi". Ora hanno presentato una seconda interrogazione "perché venga fatta chiarezza su questa storia" temendo che "il piano di razionalizzazione di Giani possa partire proprio dai contributi per lo spettro autistico". Si dice amareggiato babbo Leonardo, che ha presentato con altre famiglie ricorso al Tar per il riconoscimento di 25 ore settimanali di Aba come da sentenza del consiglio di stato (il 31 gennaio ci sarà l’udienza) e ha raccolto 4673 firme in una petizione online.

"Ci aspettiamo risposte concrete da Giani. Le ultime vicende stanno creando un’emergenza sociale: tante famiglie, vedendosi negati i rimborsi, hanno dovuto sospendere le terapie Aba per i loro figli". Tranquillizza Claudio Marinai, responsabile di settore assistenza farmaceutica e dispositivi per la Regione. "Da nessuna parte c’è scritto che annulliamo i rimborsi – specifica -. Abbiamo mandato anche una circolare di precisazione a tutte le Asl che chiedevano chiarimenti su alcuni dubbi interpretativi: specifichiamo che l’Aba, terapia di neuropsichiatria infantile, può seguire tranquillamente il percorso della delibera che viene solo aggiornata e modernizzata". Tra le novità, dice, "viene tolto il vincolo massimo di rimborso di 15 euro giornalieri per tarare gli interventi assistenziali in base al bisogno specifico. Dunque non più massimali, ma interventi assistenziali personalizzati in base alle necessità assistenziali. Non si cancella, anzi si migliora. Le Asl possono valutare caso per caso, in maniera più corretta e equa, sempre all’interno del budget".

Manuela Plastina