La politica di Cariglia Il libro al Quirinale

C’è l’uomo e il politico, ma anche il racconto di un’epoca, quella della Prima Repubblica, scandita attraverso la lunga e travagliata storia del socialismo democratico italiano. Ma soprattutto si scolpisce la mission che Antonio Cariglia, senatore e leader nazionale del Psdi scomparso dieci anni fa, portò avanti senza soluzione di continuità: riunire tutte le forze del socialismo italiano in una ’Casa comune’ e costruire una grande forza socialista, democratica e laica in grado di ’sbloccare’ un sistema politico forgiato, dal 1948, sull’asse Dc-Pci. Proprio questo concetto è il filo conduttore del libro ‘L’alternativa impossibile. L’idea socialdemocratica di Antonio Cariglia tra Italia ed Europa negli anni della Prima Repubblica’, scritto da Simone Visciola, storico e professore all’università di Tolone. Nel volume si ripercorrono gli anni in cui Cariglia tentò di riconciliare le forze divise del socialismo italiano, con l’invenzione, nel 1966, della ‘bicicletta’, il simbolo dell’unificazione socialista che diede vita alla breve esperienza del Psu.

Il libro, disponibile nelle principali librerie italiane, è il ritratto di una carriera politica caratterizzata dall’onestà e dalla coerenza, qualità che nel 1965 portarono Cariglia a istituire la Fondazione Turati, onlus che ancora oggi opera nel settore socio-sanitario a Pistoia, ma anche Lazio e Puglia. Il volume, edito da Marsilio, è stato presentato nei giorni scorsi al Quirinale e consegnato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella dal presidente della fondazione Turati Nicola Cariglia, insieme al senatore Vannino Chiti e all’autore.

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