FIRENZE
Cronaca

I primi risultati per Strasburgo. A Firenze il Pd regge e FdI insegue. E si vota più la Ue che il sindaco

I dem in provincia alle 2 di notte sono oltre il 35%, il partito di Meloni sfiora il 22% quintuplicando i consensi

I primi risultati per Strasburgo. A Firenze il Pd regge e FdI insegue. E si vota più la Ue che il sindaco

I primi risultati per Strasburgo. A Firenze il Pd regge e FdI insegue. E si vota più la Ue che il sindaco

di Antonio Passanese

La vera rivelazione (ma c’era da aspettarselo) di queste Europee 2024 è sicuramente Fratelli d’Italia che, in provincia , dal 4,48 del 2019 fa un notevole balzo in avanti arrivando al 23%. Questo si evince dalle circa 500 sezioni scritinate su 957. Sempre nel centrodestra, la Lega, che cinque anni fa (con Matteo Salvini al governo insieme al M5S) raggiunse una percentuale di poco superiore al 23% si ferma a un 4,76.

Una vera e propria debacle per il Carroccio i cui vertici ora dovranno fare un serio esame di coscienza per capire quale strada prendere. Cambia di poco, invece, la percentuale ottenuta da Forza Italia-Noi Moderati. Nel 2019, in provincia prese il 4,91% dei voti, in questa tornata e con ancora 400 seggi da scrutinare viaggia sempre sotto il 5%, al 4,77% per essere precisi. Nel centrosinistra, il Pd regge ma non sfonda. E sembra assai lontana la precedente tornata nella quale arrivò al 42%. Ma nulla è ancora detto e le sezioni rimanenti potrebbero capovolgere il risultato portando i Dem a confermarsi primo partito in provincia. Verdi e Sinistra Italiana, cinque anni fa correvano separati: i primi raggiunsero l’3%, la seconda il 3,31. Insieme, invece, potrebbero arrivare al 10%.

Un vero e proprio crollo, poi, riguarda il Movimento 5 Stelle che, nella migliore delle ipotesi, perderebbe 4 punti percentuali attestandosi tra tra il 7 e l’8%. Stati Uniti d’Europa, che in sè raggruppa +Europa e Italia Viva, stando ai dati nazionali non eleggerebbe alcun candidato nonostante un 9% raggiunto in tutta la provincia . Non sfonda Azione di Carlo Calenda che si ferma a un 2,93% (anche se non è escluso che possa arrivare almeno a un 4,5%). I cosidetti partiti minori – come Libertà di Cateno De Luca, Pace, Terra e Libertà di Michele Santoro e Alternativa Popolare (nessuno di questi prese parte alla precedente tornata), invece, sarebbero tutti appollaiati tra lo 0,5 e il 2%, numero troppo bassi per sperare in una elezione al Parlamento Europeo. In lizza, per una ’poltrona’ in Ue (i dati sono arrivatia notte inoltrata) ci sono Dario Nardella, Antonio Mazzeo e Beatrice Covassi del Pd, Matteo Renzi, Stati Uniti d’Europa, Jacopo Ferri, ex consigliere del Pdl in corsa con Forza Italia, Susanna Ceccardi della Lega, Francesco Torselli e Manuel vescovi di Fratelli d’Italia.

Non si discosta di un millimetro l’affluenza alle urne per le Europee in provincia che sia nel 2019 che nel 2024 è stata del 70,21%. Infine, piccola nota a margine: il 2% degli elettori fiorentini, nella due giorni di voto, ha chiesto ai presidenti di seggio di consegnare loro solo la scheda per Bruxelles rifiutandosi di votare per le amministrative.