Gianassi e la voglia matta di portare Firenze a Roma

Pacato. Sempre sorridente. Con la giacca di una taglia più grande. Federico Gianassi è il candidato della coalizione del centrosinistra nel collegio fiorentino uninominale della Camera. "Ho una voglia matta di portare i valori di Firenze a Roma", dice.

Chi rosica dice di lei che ha vinto un terno al lotto.

"Non ho vinto nulla. La mia è una candidatura in un collegio uninominale dove il risultato è da conquistare, faremo una grande battaglia per trainare il Pd al successo. Mi sono messo a disposizione su richiesta della comunità politica di cui faccio parte dalla sua formazione".

E’ sempre stato il ‘cocco’ di Nardella.

"I fiorentini mi conoscono da molto tempo, sono stato cinque anni presidente di quartiere, segretario del Pd fiorentino, da otto anni sono assessore di Nardella. Orgoglioso che il sindaco abbia sostentuto la mia candidatura. E’ il riconoscimento del lavoro fatto finora. Nardella si è battuto per difendere la territorialità dei candidati: Roma ha accolto le tre prorposte del partito fiorentino".

Campagna elettorale corta ma difficile.

"Abbiamo il vantaggio di non partire da zero. La città conosce il nostro impegno la dedizione, il valore che abbiamo. I tempi stretti possono essere un problema per altri".

Una sfida dura.

"Epocale. Firenze deve dare un grande contribuito al campo democratico".

Sondaggi?

"L’unico sondaggio che conta è quello delle urne. La partita è zero a zero. Deve cominciare. Ce la metteremo tutta".

Malumori tanti.

"Sono fenomeni fisiologici. Il partito ha avuto il compito gravoso di costruire le migliori liste con una riduzione forte di parlamentari. Ma il risultato c’è stato: candidature forti e radicate nel territorio aiuteranno a far sentire tutti rappresentati.

Ilaria Ulivelli

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