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Gams, ecco la sala di ricerca. Testimonianze fossili da studiare

Casati: "Ci fanno capire come si presentava il territorio e come si è modificato negli ultimi milioni di anni".

Gams, ecco la sala di ricerca. Testimonianze fossili da studiare

Una nuova sala di ricerca scientifica. Al museo di Badia a Settimo, il Gamps ha messo a frutto venti anni di ricerca e studio per realizzare una esposizione di testimonianze fossili di enorme valore scientifico, capaci di far comprendere a tutti come si presentava il Mugello, esattamente la zona di Vicchio, nel periodo geologico denominato Miocene, intorno a 13/15 milioni di anni fa. Il lavoro di valorizzazione di questo patrimonio è stato portato a termine da Fabrizia Petrucci, Ettore Gerace, Alessandro Lenuzza e Rolando Romolini, autori anche di anche uno studio scientifico che verrà pubblicato a breve. Nella sala museale, sono state messe in mostra testimonianze fossili tra le più importanti del territorio. "Lungo tutto l’arco dell’Appennino – ha detto il presidente del Gamps, Simone Casati (in foto) – e in particolare nella zona dell’alto Mugello, ad altitudini variabili, si possono osservare caratteristiche formazioni mioceniche dette Calcari a Lucina. Si tratta di formazioni che possono contenere numerosi calchi di grossi bivalvi". Si tratta di testimonianze fossili della risalita di gas metano e componenti solforati dal fondo del mare. "Per questo motivo – ha concluso Casati – i resti fossili presenti nel Mugello, anche se apparentemente banali, sono molto importanti perché ci fanno capire come si presentava il territorio e come si è modificato negli ultimi milioni di anni. I fossili in mostra presso Badia a Settimo serviranno a far comprendere ai visitatori quali sono stati i cambiamenti geologici della nostra regione e gli ambienti di vita estremi del nostro pianeta".