'Ciao Massi, per sempre con noi'. L’addio allo studente del Vasari

Folla commossa ai funerali di Massimiliano Galasso. I messaggi dei compagni di scuola

I funerali di Massimiliano Galasso

I funerali di Massimiliano Galasso

Firenze, 25 maggio 2016 - La chiesa di Santa Lucia è stracolma di persone. Cè tutta la Cicogna al funerale di Massimiliano Galasso. Mamma Mariangela, papà Alberto e i due fratelli dello studente di 16 anni morto sabato notte dopo un terribile incidente in viale Europa a Terranuova, ieri pomeriggio hanno scoperto la vicinanza di tanti altri figli, con gli occhi gonfi di pianto nascosti sotto gli occhiali scuri. Sono gli amici del paese alle pendici del Pratomagno, ma anche i compagni di scuola. Arrivano dallintera vallata. Ex alunni delle Suore Agostianane di San Giovanni, listituto dove ladolescente aveva frequentato elementari e medie, e gli studenti dellIsis «Vasari» di Figline, lalberghiero scelto per la passione del buon cibo. E spontaneo lapplauso accoglie il corteo funebre che porta la bara bianca e in ogni angolo della piazzetta davanti al sagrato spuntano striscioni con le foto di Max nei momenti felici.

Si affidano a una canzone di Marco Mengoni per gridare il loro affetto: «Ti ho voluto bene veramente. Avremmo trovato molte più risposte se avessimo chiesto a te, ma non fa niente e non possiamo farlo ora che sei così lontano». Presiede il rito don Cristoforo Kosson, amico di famiglia, parroco dellOrciolaia. Il Vangelo di Luca ricorda lincontro dei discepoli di Emmaus con il Risorto e dallaltare, sommerso dai fiori bianchi, il messaggio è di speranza, nonostante «il mare di lacrime ha aggiunto don Cristoforo - vostro e di coloro che sono solidali con voi». Troppo piccolo ledificio di culto per contenere la folla. E chi non ce lha fatta ad entrare si sofferma sui pensieri dedicati a Massimiliano. Belli, spontanei, sentiti. Uno di questi recita: «Vorrei donare il tuo sorriso alla luna, perché tutti lo possano ammirare». Prima dellestremo addio, si alternano sul pulpito i ragazzi del borgo e della 2a F per leggere frasi scritte di getto. Palpabile la commozione appena mamma Mariangela trova le parole per ringraziare chi le sta vicino: «E da voi che ho preso la forza. Vi vorrei abbracciare uno per uno». Poi il feretro si fa largo tra la gente. Volano palloncini bianchi e blu e salgono nel cielo tra gli applausi. 

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