Ricominciano le piogge, e riprendono gli stop ai treni sulla Faentina, nel tratto fra Marradi e Faenza. Un problema grave che crea forti disagi ai viaggiatori, pendolari e non, in particolare ai lavoratori e adesso anche agli studenti. Chi è solito usare la ferrovia per muoversi, improvvisamente, causa maltempo, si vede privato di tutti i treni, sostituiti da bus che oltre ad accrescere i tempi di percorrenza, sono ben poco affidabili, con un gruppo di ragazzi marradesi diretti verso le scuole faentine, che spesso rimangono a piedi. Il problema è noto: fino allo scorso dicembre la linea Faentina, a cavallo fra Toscana e Romagna era chiusa, dopo la calamità del maggio 2023.
Quasi duecento eventi franosi, concentrati soprattutto nel tratto che attraversa il comune di Brisighella, in particolare tra San Martino in Gattara e Fognano, rendevano e rendono non sicuro il passaggio dei treni. Poi a inizio 2024 il collegamento è stato riattivato, sia con alcune sistemazioni urgenti – si sono spesi 14 milioni di euro – sia, soprattutto, con l’approntamento di un sofisticato sistema di controllo e di allarme. E’ il Sanf, il "Sistema di Allertamento Nazionale per la previsione di possibili fenomeni franosi indotti da piogge lungo l’infrastruttura ferroviaria", che attraverso una rete di pluviometri per il controllo delle precipitazioni, dà l’allarme se si superano determinate soglie.
E, terminata l’allerta, squadre di tecnici specializzati ispezionano la linea dando il nulla osta alla ripresa del transito ferroviario. Ma d’ora in poi sarà uno stillicidio di stop and go, ed è forte la preoccupazione dei Marradesi. "Siamo ormai esasperati – dice una pendolare -. Ogni volta sappiamo che partiamo, ma non sappiamo se avremo il treno per tornare".
E per risolvere definitivamente il problema occorre rimettere a posto i "fianchi" della ferrovia, ovvero le frane che ne minacciano la sicurezza. Il Comune di Marradi continua a sollecitare: "RFI – spiega il sindaco Tommaso Triberti - ci ha detto che le progettazioni e già nelle prossime settimane e nei prossimi mesi dovrebbero iniziare alcuni lavori. Abbiamo nei prossimi giorni un incontro con Rete Ferroviaria Italiana, e parleremo anche degli interventi in programma e delle loro tempistiche. Ovviamente chiediamo di fare il più presto possibile, visti i problemi che continuano a verificarsi, perché la situazione così è veramente complicata".
Se Triberti conta su RFI, che si è assunta l’onere di progettare ed effettuare i lavori sulle frane, comprese quelle in terreni privati, su disposizione del Commissario per la ricostruzione generale Figliuolo, che ha erogato già i necessari finanziamenti, è invece piuttosto arrabbiato con Trenitalia: "La situazione è ancor più complicata – nota il sindaco- perché nonostante tutte le riunioni, gli incontri, e il tempo che hanno avuto per organizzarlo meglio, il servizio di bus sostitutivi verso Faenza è assolutamente insufficiente, con bus strapieni, ragazzi lasciati a piedi, e ritardi costanti".
E’ accaduto anche ieri, quando nella notte è scattato l’allarme e l’ennesimo blocco. Poi la situazione meteo si è ristabilita e già nel pomeriggio i treni sono stati ripristinati. Ma lo stillicidio continua, visto che Trenitalia ha già annunciato per oggi un nuovo blocco della circolazione ferroviaria sulla linea Faentina da Marradi a Faenza, a causa della nuova allerta meteo scattata in Emilia Romagna.