Chianti & gli altri in terracotta

Duecento etichette in mostra. Vinificazione da tradizione

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Il profumo del vino del Chianti si mescola a quello prodotto nel resto d’Italia, ma proveniente anche da Armenia, Austria, Portogallo, Croazia, Spagna e Francia alla Certosa: le oltre 200 etichette in mostra questo fine settimana hanno in comune la vinificazione in anfore di terracotta. Protagonista è Impruneta: dalla sperimentazione avviata dal 2008 dalla Fornace ArteNova è ripartita la ‘moda’ di una tradizione già avviata da greci e romani, poi andata in disuso salvo che in Georgia e che ai giorni d’oggi sta prendendo sempre più piede soprattutto tra i giovani. La terracotta fornisce un ottimo isolamento termico, dà un’ossigenazione inferiore alla barrique e non aggiunge niente al vino, né tannini né aromi lasciando la purezza del vitigno. Tra gli eventi in programma oggi ne "La terracotta e il vino", una degustazione guidata da Filippo Bartolotta sul potenziale di invecchiamento dei vini in anfora.

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