C’è sempre una soluzione da trovare

Don Francesco

Vermigli

Ci sono situazioni nella nostra vita che ci sembrano impossibili da risolvere.

Per scarsità di forze, per mancanza di tempo… perché semplicemente non ce la facciamo. In quei casi, consegniamo ad altri la soluzione.

Ci dispiace, vorremmo fare, perché ci sta a cuore quel problema. Ma non possiamo o non sappiamo fare. Deleghiamo, magari a malincuore.

Ma deleghiamo. Era una sera e una folla stava attorno a Gesù, per ascoltarlo e per chiedere la guarigione. I suoi discepoli sono preoccupati: "Come potremo saziare un numero così grande di persone?". Invitano Gesù a considerare la situazione e dicono: "Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo". È come se dicessero: "Lasciali andare, è tardi, sono affamati; troveranno qualcuno che li aiuterà".

Gesù accoglie la sollecitudine dei suoi discepoli, ma ribalta tutto: "Voi stessi date loro da mangiare". Voi, non altri prendetevi in carico queste persone. Tutto questo si legge oggi, Solennità del Corpo e del Sangue del Signore (Luca 9,11b-17).

Quando ci troviamo in situazioni la cui soluzione ci pare impossibile, cosa facciamo? Delegare, anche con il cuore lacerato?

Eppure, quella persona o quella situazione chiedono proprio a noi di intervenire, non ad altri. Cosa facciamo, dunque?

Gesù, nel Vangelo di oggi, prende i pochi pezzi di pane e i pochi pesci rimasti e li dà a tutti.

Gesù ci fa la promessa che prenderà ciò che è nostro.

Le nostre anche piccole capacità, i nostri anche piccoli doni…

E li renderà una cosa davvero grande.

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