Aumento Tari, scintille in aula. Giorgio: "Risparmi dal 2025"

Polemiche al Consiglio comunale di Firenze sull'aumento della Tari. L'assessore Giorgio promette di utilizzare la tassa di soggiorno per abbattere le tariffe dei rifiuti. Opposizioni critiche, con Draghi di Fdi duro contro Giorgio. Tensione in aula ma il confronto si conclude senza emendamenti accettati.

Aumento Tari, scintille in aula. Giorgio: "Risparmi dal 2025"

Aumento Tari, scintille in aula. Giorgio: "Risparmi dal 2025"

Consiglio comunale straordinario, l’ultimo di questo mandato, e ultime polemiche in aula. Stavolta sull’aumento della tariffa della Tari del 3,2% per il 2024 e del 5,5% per il 2025 (dunque +8,7% nel biennio). Da una parte l’assessore all’ambiente Andrea Giorgio, dall’altra gran parte delle opposizioni e in particolare Alessandro Draghi di Fdi. Partiamo intanto dalle novità, Giorgio ne ha data una:

"La promessa è di usare anche gli introiti della tassa di soggiorno che dal 2025 si potranno utilizzare per abbattere la tariffa dei rifiuti ai cittadini e alle imprese", ha detto. Inoltre, ha aggiunto Giorgio, sempre per il 2025 "con la tariffa ‘corrispettiva’ si arriverà a far pagare il cittadino in base a quanto sporca. Fare la raccolta differenziata è un elemento utile per il pianeta, dall’anno prossimo sarà un ritorno economico nelle tasche dei fiorentini che si comporteranno bene". Sulle polemiche Giorgio ha ribadito i dati che erano stati diffusi nelle scorse settimane ovvero che l’agenzia nazionale Arera "ha inviato una richiesta di adeguamento" delle tariffe "pari al 13,7% per il 2023 e il 2024. A Firenze l’aumento sarà soltanto del 3% grazie ai 6,5 milioni di euro recuperati dall’evasione della Tari".

Per cui, è il senso del discorso di Giorgio, è vero che c’è un aumento ma è altrettanto vero che questo è contenuto rispetto a ciò che poteva essere, grazie al lavoro di Palazzo Vecchio.

Dall’altra parte Draghi – che ha proposto anche un emendamento provocatorio, poi bocciato, per aumentare la Tari alle sedi del Pd – è stato molto duro contro lo stesso Giorgio: "Spero che sia il suo ultimo intervento come assessore, per sempre. Ricordo che da quando ci siamo seduti per la prima volta in questa consiliatura, il Pef di Ato Toscana Centro si aggirava intorno a 96-97 milioni di euro, ora andiamo ad approvare un Pef che nel 2025 toccherà i 130 milioni. Non so se Alia è una piovra o un’azienda partecipata". Da qui la tensione è salita e Giorgio ha controreplicato: "Draghi mi augura di non vedermi più, io le auguro di continuare a vederla qui da consigliere – ha poi replicato Giorgio -. Lei è una specie rara ma utile da vedere in questo consenso, un negazionista dei cambiamenti climatici. È sempre bene che ci ricordi che lei e il suo partito avete questa posizione e immagino anche il vostro candidato di destra".

Niccolò Gramigni

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