Fiorentina da sbadiglio. Ora trema

La sconfitta di Udine arriva nel modo peggiore. Zero gioco, zero spunti

Paolo Chirichigno

Paolo Chirichigno

Firenze, 28 febbraio 2021 - Finisce con un grande sbadiglio, un po' come era iniziata la non partita Udinese-Fiorentina. Unico sussulto, il gol sul groppone preso negli ultimi minuti dai viola. Calo di tensione? Ma quale tensione, in una gara spesa nell'affannosa ricerca di un filo di gioco? Più facile propendere per un sonnellino extra di Milenkovic, che con la punta del ginocchio tiene in gioco Nestorovski, libero di battere di testa. Altra trasferta, altra sconfitta (la numero 11 in stagione) per una Fiorentina che non riesce a sviluppare un discorso tattico presentabile, da serie A.

E pensare che la stessa Udinese si era adeguata alla ninna nanna generale, se si eccettuano i tiri di De Paul e Arslan fuori di poco. Per i viola, un mezzo tentativo ravvicinato di Vlahovic finito addosso a Musso. Altro che continuità, qui c'è ancora da trovare in filo logico che illumini la strada, la Fiorentina ne è sprovvista. Il terz'ultimo posto è a sette punti e la zona di galleggiamento non consente distrazioni ulteriori. E' dura di questi tempi appassionarsi alla squadra viola, che sta facendo di tutto per tenere a distanza non tanto le avversarie quanto la propria gente. Partite come quella di oggi lasciano il segno più della sconfitta, sono un danno alla classifica e all'immagine, anche se non c'era da aspettarsi nulla di diverso. La squadra va a due all'ora, l'Udinese mantiene la stessa andatura ma dà lo strappo giusto all'86'. Mercoledì al <Franchi>  c'è la Roma, farsi il segno della croce potrebbe non bastare.

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