Vicario, dall’esordio choc al pieno riscatto

Empoli, il portiere è diventato sempre di più una pedina importante per la squadra. Ecco in numeri la sua svolta positiva

di Simone Cioni

Al termine del campionato mancano ancora due partite, quella di sabato al Castellani contro la Salernitana e l’ultima a Bergamo, ma con la salvezza ormai in tasca sono praticamente partiti i titoli di coda su questa stagione ed allora diamo un occhio alle statistiche degli azzurri. L’esordio shock contro la Lazio poteva pesare come un macigno, invece Guglielmo Vicario ha ampiamente riscattato quell’unica deludente prestazione a suon di parate.

Il portiere azzurro, con le 7 realizzate a San Siro contro l’Inter ha ulteriormente incrementato il proprio bottino che ne fa l’estremo difensore del campionato italiano con più interventi all’attivo. Non solo, a dimostrazione della fiducia che tecnico e società hanno sempre riposto in lui, il numero 13 azzurro è insieme al collega Sirigu del Genoa l’unico giocatore a non aver saltato nemmeno un minuto. L’importanza di Vicario, poi, non è solo nell’estrema bravura tra i pali, ma anche nella disinvoltura con cui si disimpegna con i piedi. Ne è una testimonianza perfetta l’azione del vantaggio azzurro a San Siro, partita proprio dalla freddezza con cui Vicario ha scambiato con Fiamozzi per servire poi verticalmente Bandinelli: 6 passaggi per percorrere 100 metri in poco più di 10 secondi e depositare la palla in rete con Pinamonti, su perfetto assist di Zurkowski.

La mezzala polacca, autrice di un grande primo tempo a Milano venerdì sera, ha dimostrato ancora una volta quanto sappia essere prezioso, soprattutto dalla metà campo in avanti e sia che parta dall’inizio come contro l’Inter, sia che entri dalla panchina come gli è capitato 6 volte quest’anno. Con 2 reti e un assist in 115 minuti da subentrato, infatti, Zurkowski è il 15° giocatore del campionato italiano con il miglior impatto a gara in corso.

Grazie anche i 6 gol del polacco, poi, l’Empoli è la sesta squadra in Serie A per reti segnate dai suoi centrocampisti, ben 19, dietro solo ad Atalanta (31), Inter (28), Roma (23), Lazio (20) e Verona (20). Bottino incrementato nell’ultimo turno dal primo sigillo tra i professionisti di Asllani e che vede anche i 6 centri di Bajrami, i 2 di Henderson e Bandinelli e l’acuto a testa di Stulac e Ricci (ora al Torino).