Pareggio amaro, ma il morale resta alto

La squadra di Paolo Zanetti deve digerire la rimonta del Torino, però può guardare alla classifica con un cauto e motivato ottimismo

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I due gol del Torino in rapida successione, arrivati sul più bello quando la vittoria sembrava in cassaforte, hanno strozzato in gola l’urlo dell’Empoli, ma Zanetti e i suoi, all’indomani, si guardano intorno e si accorgono che in fin dei conti può andar bene anche così. La formazione azzurra ha 26 punti in classifica e in un’ipotetica proiezione di fine campionato sembra avere tutte le carte in regola per superare tranquillamente quota 40, risultato che equivarrebbe a salvezza sicura. Bandinelli e compagni sono anche a due partite dall’eguagliare la striscia record di risultati utili consecutivi stabilita dall’Empoli di Maurizio Sarri nella stagione 201415.

Gli azzurri non perdono infatti dallo scorso 9 novembre, 2-0 in casa del Napoli. Un ko contro la capolista maturato soltanto nel secondo tempo quando a spianare la strada alla formazione di Spalletti fu un rigore procurato da Osimhen. Da allora sono arrivate tre vittorie e tre pareggi in sei partite complessive, per un totale di 12 punti, con 9 gol fatti e cinque subiti. Una media da piani alti della classifica che ha consentito alla squadra di scalare posizioni e sistemarsi nella parte sinistra, chiudendo tra l’altro il girone di andata con il terzo miglior risultato della storia del club in serie A. La truppa di Zanetti non ha ancora perso nel 2023 ed ha perfino rotto il tabù delle big, contro le quali aveva sempre perso fino alla lunga pausa per il mondiale. Il pareggio con la Lazio e la vittoria esterna in casa dell’Inter hanno confermato la crescita di un gruppo che da novembre in poi ha decisamente impresso un altro ritmo al suo campionato.

Prima della gara contro il Napoli c’era stata infatti la vittoria contro il Sassuolo, un risultato che porta a 15 i punti conquistati nelle ultime otto partite (con una media vicina ai due punti a partita, che è praticamente il doppio di quello che servirebbe per salvarsi). Siamo insomma davanti ad una squadra che, come spesso è avvenuto nelle stagioni ‘giuste’, dopo aver cominciato il campionato fornendo segnali contrastanti ha cambiato passo nel momento in cui è fondamentale farlo. Ma qual è il segreto di questa crescita? Sicuramente ci ha messo del suo Zanetti, che nell’imprimere i suoi concetti alla squadra ha comunque avuto bisogno di tempo. Quando l’Empoli ha migliorato ancora la sua capacità di difendere ha ottenuto quattro ‘clean sheet’ in otto partite, che per una squadra che deve salvarsi sono tantissimi. E poi c’è stato il fattore Caputo, che nelle ultime quattro gare è stato determinante. Il centravanti non sta soltanto fornendo un contributo in termini numerici (un gol e due assist finora), ma anche di personalità e presenza. Con lui la squadra si muove meglio, segna di più ed è più pericolosa. Un colpo che la società aveva preparato con cura e che sta consentendo agli azzurri di acquisire quel qualcosa in più che serviva per salvarsi. La strada, ora, è spianata.

Tommaso Carmignani