Il primato dell’Empoli all’esame Cittadella

In Veneto (ore 14) oggi una trasferta delicata per la squadra di mister Dionisi, chiamata a dare una conferma delle sue potenzialità

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L’idea, a questo punto, è misurare quanto è davvero forte questo Empoli. Perché in fondo ha ragione Dionisi: dopo otto giornate, guardare chi è in testa e chi è alle spalle ha davvero poco senso, specialmente se pensiamo quante gare ci sono ancora da giocare, in una stagione cominciata in ritardo e resa strana da quello che sta capitando nel mondo. Quello di oggi contro il Cittadella (ore 14, stadio "Tombolato"), non è quindi che l’ennesimo esame al quale devono sottoporsi Mancuso e compagni. Per capire, appunto, quanto sono forti e quanto è giustificato l’entusiasmo che si respira. Che la squadra abbia le carte in regola per fare bene è fuori discussione: quello che il tecnico azzurro e i suoi stanno costruendo può davvero diventare qualcosa di bello, ma quando si pensa al recente passato degli azzurri e si vedono lassù in testa alla classifica è normale farsi idee strane. Ecco, le gare da qui alla fine dell’anno serviranno per capire se certe idee sono destinate a rimanere sogni o se invece c’è qualcosa di più concreto.

La gara di oggi è tradizionalmente ostica. Il Cittadella è una delle squadre più scorbutiche del campionato, capace di far giocar male e innervosire gli avversari. Battere i veneti non è mai semplice, anche se ogni anno cambiano mezza squadra e sulla carta sembrano indebolirsi. Il metodo di lavoro è consolidato, perciò guai ad attendersi un match semplice. Potrebbe assomigliare, sulla carta, a quello di Venezia, dove l’Empoli ha incontrato una squadra pronta e in salute. Il buon Venturato sa come ingabbiare gli avversari e certamente proverà a fare lo stesso con gli azzurri, ma la lezione del "Penzo" può essere servita e quindi, tra le curiosità di oggi, c’è anche quella di vedere come Mancuso e soci sapranno cavarsela contro un avversario che ti aspetta e gioca sui tuoi errori. La sosta per le nazionali, quantomai inopportuna di questi tempi, è poi sempre un’incognita, perché non sai mai come le squadre possono reagire allo stop. Dionisi, tra nazionali e infortuni, ha fra l’altro dovuto fare a meno di diversi giocatori ma alla fine la formazione da opporre al Cittadella non sarà molto diversa da quella vista con la Reggina. Con la speranza che non lo sia nemmeno il risultato.

Tommaso Carmignani