Il dopo sosta è un tabù per l’Empoli. I tre punti solo nel derby di Firenze

Anche Nicola ha un bilancio negativo con le gare post nazionali: sono 19 le sconfitte su 31 partite

Il dopo sosta è un tabù per l’Empoli. I tre punti solo nel derby di Firenze

Il dopo sosta è un tabù per l’Empoli. I tre punti solo nel derby di Firenze

di Simone Cioni

Nel prossimo fine settimana il campionato di Serie A si fermerà per l’ultima sosta dedicata agli impegni delle Nazionali, che rappresenta sempre un’incognita sulla successiva ripresa dell’attività. E quest’anno l’Empoli non ha particolarmente brillato dopo una pausa, se non in occasione del 2-0 inflitto alla Fiorentina nel derby del Franchi dello scorso 23 ottobre. Nella prima occasione con Zanetti in panchina, a settembre, gli azzurri rimediarono un pesantissimo 7-0 all’Olimpico contro la Roma, che costò infatti l’esonero al tecnico veneto, mentre nell’ultima del 2023 sotto la guida di Andreazzoli furono beffati 4-3 nei minuti di recupero al Castellani-Computer Gross Arena dal Sassuolo. Un bilancio non molto lusinghiero, insomma, che non concede quindi grandi voli pindarici in vista della difficilissima trasferta di Milano contro l’Inter che attende Luperto e compagni dopo quest’ultima sosta stagionale. Tanto più che anche il rapporto di Davide Nicola con le gare dopo una sosta è decisamente conflittuale. Nella sua carriera da allenatore, infatti, l’attuale mister azzurro si è trovato a preparare 31 partite con più della canonica settimana a disposizione, perdendone ben 19 (oltre il 61 per cento) al fronte di 7 vittorie e 5 pareggi. Percentuale che sale se consideriamo solo le partite affrontate in trasferta: 3 successi, 2 pari e 11 battute d’arresto (il 68 per cento). Una statistica che ad inizio carriera non era poi così negativa visto che nelle esperienze di Lumezzane, Livorno e Bari aveva ottenuto 4 successi, 3 pari e 7 ko.

Il bilancio è invece drasticamente peggiorato a partire da Crotone, dove in 8 occasioni ha racimolato appena 4 punti (una vittoria e un pareggio). Negli ultimi 8 anni, infatti, Nicola ha potuto festeggiare i 3 punti soltanto in 3 occasioni. Proprio una di queste, però, potrebbe rivelarsi una piacevole ricorrenza: l’8 marzo del 2020 il tecnico piemontese riuscì infatti ad espugnare il Meazza di Milano, sponda rossonera, con il suo Genoa. Un 2-1 firmato dalle reti nel primo tempo di Pandev e Cassata, vantaggio solo dimezzato nella ripresa dal Milan con Ibrahimovic. Una partita simile a quella che si troverà ad affrontare l’Empoli alla ripresa delle ostilità più che altro per la posizione in classifica di quel Genoa, terzultimo con 22 punti a meno uno dalla salvezza, perché rispetto alla corazzata Inter, che sta dominando il campionato, quel Diavolo era solo settimo con 36 punti, addirittura a 24 lunghezze dalla capolista e poi vincitrice del titolo Juventus. Numeri che di per sè non significano comunque nulla, anche se la tradizione talvolta un peso ce l’ha, ma soprattutto che non incideranno certamente sul raggiungimento o meno dell’obiettivo azzurro. Del resto perdere con questa Inter è la normalità e tornare eventualmente da Milano con qualcosa sarebbe tutto di guadagnato.

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