
L’attaccante dell’Under 16 dell’Empoli Calcio, Diego Perillo, ha segnato il gol del momentaneo pareggio della sua squadra contro la Juventus foto Empoli Fc
L’Empoli under 16, nonostante un grandissimo percorso che ha ancora una volta messo in luce l’ottimo lavoro svolto sulle proprie giovanili, ‘inciampa’ proprio sul più bello uscendo sconfitta per 3-1 contro la Juventus, nella Finale Scudetto giocata lunedì scorso. Per i bianconeri si tratta del primo successo nella competizione; Empoli, dal canto suo, può vantare il raggiungimento della quinta finale scudetto negli ultimi sette anni. Sempre l’under 16 si laureò campione nel 2018-19 contro l’Inter, così come la Primavera uscita campionessa nel 2020-21 contro l’Atalanta, ma si segnalano anche le finali raggiunte dall’under 15 sconfitta contro l’Inter ai rigori nel 2022-23, e l’under 17 sconfitta dalla Roma nella scorsa stagione. Finale che ha visto una sfida tra due compagini che meritavano di giocarsi il titolo: gli azzurrini arrivano alla partita dopo aver raccolto 57 punti nel Girone C, tesoretto che è valso il primo posto. Alle fasi ad eliminazione diretta, poi,la lista delle ‘vittime’ ha incluso il Torino agli ottavi (5-2 complessivo), la Lazio ai quarti (altro 5-2 complessivo) e l’Inter in semifinale (5-5 complessivo, ma pass strappato dall’Empoli in virtù della migliore media punti a parità di piazzamento nei gironi). Il capocannoniere dell’Empoli è l’attaccante Diego Perillo, protagonista di 25 gol in 29 apparizioni e un ‘timbro’ lasciato anche in finale, seppur inutile ai fini del risultato. Percorso da dominatori anche per i bianconeri, che hanno chiuso il Girone A al primo posto con 61 punti, superando nella fase a eliminazione diretta l’Hellas Verona, il Genoa e la Roma. Tra i ragazzi allenati da Claudio Grauso spunta anche Davide Marchisio, figlio di Claudio, grande doppio ex della sfida. Mister Polverini schiera Bernice tra i pali, Ginestretti, De Vita, Covelli e Poggi a comporre la linea difensiva, centrocampo composto da Biondini, Lupoli e Lorenzi; trio offensivo che conta invece il bomber Perillo, supportato da Orlandi e Landi.
Partono anche meglio i ragazzi di Polverini, che sono i primi a rendersi pericolosi, con Perillo che ha la chance di aprire le marcature salvo però sparare alto da posizione favorevole. Tuttavia, ad aprire le danze è la Juventus che appena 3 minuti dopo trova l’incornata vincente di capitan Rocchetti. Empoli che, da grande squadra, non si disunisce e continua col dominio del gioco fino al repentino pareggio: è il solito Perillo a trovare la rete con un rimpallo che lo aiuta, ma una gran freddezza nel realizzare l’uno-contro-uno a tu per tu con Giaretta. Commovente la dedica al padre, al quale dedica un saluto sulla maglietta celebrativa mostrata alle telecamere durante l’esultanza. Si va a riposo in parità, ma alla Juventus bastano 11 minuti per tornare in vantaggio: bravo Elimoghale a trovare Brancato tra le linee, che firma il 2-1 bianconero. Juventus che quindi entra sempre più in controllo della partita, mentre l’Empoli si trova a rincorrere e quindi a lasciare tanti spazi nelle retrovie: la Juventus è brava a sfruttarli quando, grazie a una punizione dal limite dell’area, Corigliano trova un gran tiro che si insacca alle spalle di Bernice per il 3-1. Nel finale, la Juventus gestisce e porta a casa il risultato. Nonostante la sconfitta, certo bruciante, è d’uopo sottolineare come questi traguardi denotino ancora una volta l’enorme mole di lavoro che viene spesa a livello societario sull’istruzione e sullo sviluppo dei propri giovani calciatori, come attestato anche dall’alto tasso di giovani promossi in prima squadra, che hanno reso l’Empoli una vera fucina di talenti.
Damiano Nifosì
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