Empoli, un centrocampo fra alti e bassi. In mezzo serve una svolta per il rush finale

L’assenza di Grassi si fa sentire, Marin non sempre incide, Zurko è apparso in calo dopo un avvio super. E Kovalenko può dare di più .

Empoli, un centrocampo fra alti e bassi. In mezzo serve una svolta per il rush finale

Empoli, un centrocampo fra alti e bassi. In mezzo serve una svolta per il rush finale

Mancano nove giornate al termine del campionato, dopo la sosta inizierà il vero e proprio rush finale per la salvezza. In palio ci sono 27 punti, gli azzurri al momento sono quart’ultimi in campionato a quota 25, considerando che la salvezza potrebbe aggirarsi intorno ai 34-35 punti all’Empoli servirebbero almeno tre vittorie per cercare di consolidare una salvezza che fino a poco tempo fa sembrava irraggiungibile. Se l’obiettivo primario degli azzurri vorrà concretizzarsi ci sarà bisogno del 100% da parte di tutti i reparti. E se la difesa risulta essere uno dei reparti di maggior affidamento, stessa cosa non possiamo dire del centrocampo. Sì, perché nelle ultime uscite stagionali la sensazione è stata che a livello di propositività, coraggio e pericolosità sia mancato qualcosa, un supporto all’attacco che ha faticato soprattutto in termini di numeri. E in questo senso è necessario analizzare l’apporto dei singoli.

Partiamo da Grassi: il centrocampista azzurro è fermo ai box dallo scorso 18 febbraio in occasione del derby contro la Fiorentina a causa di un problema muscolare. L’assenza dell’ex Atalanta e Parma si sta rivelando molto pesante, la sua intelligenza tattica e le sue capacità di palleggio e interdizione sono tutti aspetti che in mezzo al campo stanno mancando. Il suo impiego all’interno del centrocampo azzurro non è quasi mai stato messo in discussione, uno di quei giocatori che lavora in silenzio e di cui si sente subito l’assenza ogni qual volta non abbia la possibilità di scendere in campo. Ci sono poi quei centrocampisti da cui sicuramente tutti si aspettavano qualcosa in più. Il primo nome che facciamo è quello di Razvan Marin. Il romeno è uno dei giocatori più esperti della squadra azzurra, vanta più di 128 partite giocate in Serie A ed è un titolare fisso della sua nazionale.

La percezione però è che quest’anno gli sia mancato un po’ di grinta e carattere, non è un caso che per ben quattro volte sia rimasto in panchina per 90’ e che in altrettante occasioni sia soltanto subentrato. L’altro azzurro che non ha convinto in pieno è stato Kovalenko, l’ucraino complice anche qualche infortunio di troppo è apparso troppo spesso fuori dal gioco, il presentimento è che non abbia trovato ancora il giusto ruolo all’interno dello scacchiere empolese. E poi c’è Zurkowski che da quando è arrivato ha messo subito in mostra tutte le sue qualità migliori, segnando 4 gol in due partite. Nelle ultime gare però le sue prestazioni sono calate e sembra non riuscire più a incidere come fatto al suo arrivo. Il centrocampista polacco dovrà ritrovare la giusta condizione per aiutare l’Empoli in questa volata finale verso la salvezza.

Niccolò Pistolesi

Continua a leggere tutte le notizie di sport su