Empoli, salvezza? Niente è ancora perduto. Nonostante le carenze le armi ci sono

Contro avversari decisamente superiori gli azzurri hanno fatto ciò che hanno potuto, ma adesso servirà moltiplicare gli sforzi

Empoli, salvezza? Niente è ancora perduto. Nonostante le carenze le armi ci sono

Empoli, salvezza? Niente è ancora perduto. Nonostante le carenze le armi ci sono

di Simone Cioni

Calendario alla mano si sapeva che dopo lo scontro diretto con il Cagliari, amaramente perso, l’Empoli era atteso da un ciclo di ferro: Milan, Bologna e, subito dopo la sosta, Inter e Torino. E le prime due tappe contro rossoneri ed emiliani hanno dimostrato che il rischio di arrivare allo scontro diretto di Lecce di metà aprile con gli stessi 25 punti di adesso è molto concreto. Al di là del risultato, chiaramente determinante ai fini della classifica, proviamo ad analizzare cosa ha lasciato in dote la sfida contro il Bologna, su cui poter lavorare nelle prossime due settimane. Nicola parla spesso di consapevolezza e in queste due sfide l’Empoli ha dimostrato di essere conscio delle proprie qualità e di quelle degli avversari, impostando le gare con quelle che sono le armi spendibili in questo momento: organizzazione tattica, determinazione e concentrazione per cercare di contenere gli avversari, provando poi ad impensierirli con qualche ripartenza. Piano tattico che si scontra però anche con il valore degli avversari, vedi un Bologna che pur privo del suo giocatore più talentuoso (l’infortunato Zirkzee) ha dominato al Castellani-Computer Gross Arena. Per un quarto d’ora, dopo l’intervallo, l’Empoli è riuscito anche ad alzare il proprio baricentro, avendo nel complesso pure tre nitide occasioni. Contro certi avversari, però, è impensabile fare punti se non riesci a sfruttarne almeno una perché poi gli altri al minimo errore ti puniscono. Al netto delle tante occasioni fallite dai felsinei, infatti, il gol al 94’ è arrivato per un errore in uscita di Marin e una respinta non perfetta di Caprile (autore prima però di almeno 4/5 interventi prodigiosi). Ma d’altro canto che a questa squadra manchi un finalizzatore e un regista è ormai noto e, per pur bravo che sia, non si poteva certo pensare che Nicola potesse risolvere certe carenze strutturali della rosa.

Tuttavia, nonostante tutte le difficoltà, in un modo o nell’altro capitan Luperto e compagni erano riusciti quasi a strappare un pari ad una squadra di almeno due categorie più forte. Nonostante le 3 sconfitte consecutive, comunque, al momento (devono ancora giocare Sassuolo, Frosinone e Verona) non è cambiato molto in classifica visti iko anche di Cagliari e Udinese, con il solo Lecce che superando ieri il fanalino di coda Salernitana è tornato a mettere 4 punti tra se e la zona retrocessione. Insomma, che l’Empoli avrebbe dovuto soffrire fino alla fine per provare a salvarsi lo si sapeva, così come che a 9 giornate dalla fine del campionato la Storia può ancora essere fatta. Se non altro, infatti, la squadra ha dimostrato di avere un anima ed essere completamente allineata con il proprio allenatore.

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