"E’ arrivata soffrendo, ma ce la godiamo"

Paolo Zanetti: "Inseguivamo i tre punti da tempo, ma guai a parlare di fortuna. La nostra caparbietà alla fine è stata premiata"

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Sette giornate, 630 minuti. Tanto ha dovuto attendere l’Empoli per centrare la prima vittoria stagionale, arrivata finalmente al Dall’Ara di Bologna grazie alla seconda rete di fila di capitan Bandinelli. Come spesso succede nel calcio il risultato più giusto sarebbe stato il pari alla luce del solito ottimo primo tempo azzurro, in cui Lammers e Satriano si sono divorati il vantaggio e di una ripresa decisamente più a favore dei rossoblù, che hanno colpito anche un palo e una traversa, ma gli azzurri si sono ripresi quanto lasciato per strada in altre occasioni.

"Inseguivamo questa vittoria da un bel po’ di tempo ed è arrivata probabilmente nella giornata dove abbiamo sofferto – ammette mister Paolo Zanetti – Sono molto contento per Bandinelli perché tra l’altro c’è un patto tra me e lui, che se va in area poi quelle palle arrivano e infatti è già la seconda volta che capita. Come non ho mai parlato di sfortuna quando è capitato a noi, stavolta non voglio parlare di fortuna quando è girata dalla mia parte, ma sempre di imprecisione o caparbietà – prosegue l’allenatore azzurro – E’ vero che nel secondo tempo il Bologna meritava sicuramente il gol, ma è anche vero che noi non abbiamo mai smesso di provare ad andare a fargli male e nel primo quarto d’ora abbiamo avuto anche stavolta tre o quattro occasioni in cui siamo stati imprecisi rischiando ancora una volta di non portare a casa niente. La mentalità però è stata quella giusta e alla fine siamo stati premiati".

Nella circostanza dell’occasione fallita da Satriano il tecnico dell’Empoli è stato sorpreso a voltarsi verso la panchina prima della conclusione dell’attaccante uruguayano. "E’ il sentimento di un momento in cui giochi bene, produci tanto ma porti a casa poco – ammette Zanetti – ma con questa vittoria abbiamo valorizzato tutti i pareggi che abbiamo fatto nella prima parte di stagione. In quel momento quando mi son girato speravo di vedere il nostro pubblico esultare, invece non è successo". Adesso arriva la sosta e sicuramente questi tre punti sono preziosi per il morale in vista di due settimane di lavoro complicate anche per le tante assenze dei diversi giocatori azzurri convocati nelle proprie nazionali, tra cui Guglielmo Vicario al primo gettone con l’Italia di Roberto Mancini. "Innanzitutto vincere prima di una sosta è mentalmente molto positivo perché di permettere stare bene tre o quattro giorni a casa – conclude Zanetti – mentre per quanto riguarda la convocazione del nostro portiere il merito di questa chiamata va totalmente al ragazzo e una parte al preparatore dei portieri Sicignano, con cui i nostri estremi difensori hanno un rapporto davvero particolare. Anche a Bologna poi Vicario ha fatto vedere il perché Mancini lo abbia convocato. Se anche Parisi è pronto per una chiamata? Per me è pronto e lo dimostra la continuità di prestazione con cui si sta esprimendo, ma è anche vero che si tratta pur sempre di un ragazzo del 2000 e quindi non deve avere fretta. Deve pensare a migliorarsi giorno dopo giorno e le cose verranno da se".

Simone Cioni