Della Scala Il grande ex crede nell’Empoli

Il centrocampista sulla salvezza del 1987: "Noi eravamo un gruppo storico, ma raggiungemmo l’obiettivo per il rotto della cuffia"

Della Scala Il grande ex crede nell’Empoli

Della Scala Il grande ex crede nell’Empoli

di Ilaria Masini

Luca Della Scala, lei è stato fra i protagonisti della prima storica salvezza in Serie A del 1987. Vede differenze e similitudini con la formazione attuale?

"Noi eravamo un gruppo “storico“ con pochi innesti diversi di stagione in stagione, e di conseguenza eravamo affiatatissimi. Pure l’allenatore era il solito, senza tanti cambi in panchina a differenza di quello che, per necessità, è accaduto quest’anno".

Adesso come vede la corsa per non retrocedere?

"Per noi la situazione in classifica era peggiore e ci siamo salvati soltanto per il rotto della cuffia all’ultima giornata, anche grazie alla coincidenza di altri risultati. Quest’anno mi pare che le circostanze siano più rosee e la salvezza potrebbe arrivare anche prima".

Chi erano i vostri leader?

"Di leader c’era soltanto Della Monica che aveva un tasso di qualità più alto rispetto al resto della rosa. Noi eravamo tutti ottimi gregari e ognuno ha fatto il proprio ruolo ed è così che si arriva alla meta".

Come vede la prossima sfida con l’Inter?

"Mi sembra che dopo il cambio di allenatore non ci siano stati avversari contro cui non poter vincere, quindi vale lo stesso anche per la sfida di Milano. Certo, i nerazzurri sono assolutamente superiori e non si può negare, però la difesa azzurra regge e anche il portiere è bravo. Contro il Bologna l’Empoli ha sofferto, ma ha perso solo nel finale".

L’Empoli è reduce da tre ko di fila. È complicato a livello psicologico ripartire?

"Si, però perdere contro squadre forti come Milan e Bologna, ci può stare. Quella che brucia davvero è la sconfitta interna col Cagliari. Però è anche vero che ci sono stati dei risultati insperati come a Torino grazie al pari con la Juve o prima ancora con la vittoria a Napoli. I punti alla fine si compensano".

Il mese di aprile le sembra particolarmente complicato?

"Il calendario è comunque sempre difficile perché, se non incontri i club più forti, ci sono gli scontri diretti. Fra le concorrenti, anche a livello morale, mi sembrano messi peggio Frosinone e Sassuolo. L’importante è trovare continuità, come è stato fatto con i sei risultati utili consecutivi, e lottare fino alla fine".

Conosce Davide Nicola?

"Solo indirettamente perché Gelain, di cui sono grande amico, è stato il suo secondo al Livorno e me ne ha sempre parlato molto bene".

Quali sono i giocatori a cui potrebbe aggrapparsi adesso?

"Soni rimasto sorpreso che nelle ultime uscite non sia partito titolare Cerri che ha sempre lottato e sfiancato la difesa avversaria nella prima frazione di partita. Per poi far subentrare Niang e Caputo. Con l’Inter io sceglierei di nuovo Cerri dal primo minuto e poi gli altri in corsa".

Segue sempre l’Empoli?

"Sì, guardo ogni gara in tv. Anzi, mi piacerebbe tornare allo stadio un giorno con qualche altro ex giocatore, invitati allo stadio dal club. Non c’è stata mai l’occasione fino ad ora, ma credo che sarebbe bello se la società ci chiamasse per assistere insieme a una partita".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su