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EMPOLI (4-3-1-2): Vicario; Stojanovic, Ismajli, Luperto, Parisi; Haas (19’ st Henderson), Grassi (19’ st Marin), Bandinelli; Baldanzi (38’ st Bajrami); Satriano (38’ st Fazzini), Lammers (38’ st Destro). All.: Zanetti.
HELLAS VERONA (3-5-2): Montipò; Dawidovicz, Ceccherini (1’ st Hien), Coppola; Faraoni (1’ st Terracciano), Tameze (23’ st Doig), Hongla (1’ st Veloso), Ilic, Lazovic; Henry, Lasagna. All.: Cioffi.
Arbitro: Serra di Torino
Marcatori: 26’ pt Baldanzi, 24’ st Kallon.
Note: Angoli: 10-7 per l’Hellas Verona. Recupero: 2’ e 3’. Ammoniti Faraoni e Ceccherini, Dawidovicz, Veloso per gioco falloso. Spettatori: 7.269 (abbonati 6.397), incasso 50.136 euro (quota abbonati 36.500).
EMPOLI. Fa parte del calcio fin dall’alba dei tempi. Qualche anno fa, in una finale di Champions League, fu Sergio Ramos a mettere ko Salah dopo pochi minuti di un Liverpool-Real Madrid poi vinto dai Blancos. In un contesto oggettivamente minore, la stessa cosa la fa il buon Federico Ceccherini, onesto difensore del Verona che qualche tempo fa era stato pure nel mirino dell’Empoli. Quando capisce che dall’altra parte c’è un giocatore che da solo sta facendo a pezzi la sua squadra decide, riuscendoci, di provare ad eliminarlo alla vecchia maniera. Ginocchiata sulla coscia e via andare, alla faccia del cartellino giallo ben speso. Baldanzi cade a terra, poi si rialza, arranca, ci prova, stringe i denti per qualche minuto e poi si arrende. Il giovane fantasista di Castelfiorentino esce a spalla tra le lacrime, applaudito da un pubblico, quello del Castellani, che per quasi 37 minuti aveva apprezzato lampi di calcio spettacolo. Era stato lui, Baldanzi, a segnare il gol con cui gli azzurri stavano conducendo la partita. Sempre lui, qualche minuto prima, a sfiorare il palo con il solito sinistro, dopo aver seminato il panico nella difesa avversaria. Dopo il fallo di Ceccherini che costringe Zanetti al cambio forzato, la gara dell’Empoli si sgonfia lentamente come un palloncino. Gli azzurri, fino ad allora praticamente perfetti, finiscono per concedere campo al Verona, annaspano e si chiudono, anche se talvolta, con coraggio – e, soprattutto, con le sgroppate di Satriano – provano a tenere il pallone nella metà campo avversaria. Tutto inutile ai fini della prima vittoria in stagione, ma il passo avanti c’è e si vede.
Anche perchè Zanetti ci aveva provato. E con la formazione iniziale aveva indovinato il colpo. Con le geometrie di Grassi e Haas, la verve delle due punte e soprattutto la velocità di Baldanzi, il Verona era nel pallone. La partita degli scaligeri, dopo un tentativo di reazione al gol azzurro (ma senza grosse occasioni nel primo tempo) comincia quindi nella ripresa con la girandola delle sostituzioni. Cioffi pesca la carta Kallon, Zanetti risponde con Henderson e Marin ma il risultato è che gli azzurri si abbassano e fanno fatica a ripartire. L’1-1 è un gran colpo dell’attaccante scaligero, anche se la difesa azzurra non pare irreprensibile. Nel finale, poi, le due squadre danno l’impressione di accontentarsi e così per l’Empoli arriva un altro pareggio.
Tommaso Carmignani