Andreazzoli tra presente e futuro "Chiudiamo bene, poi parleremo"

L’incontro con la società è fissato per la prossima settimana, ma prima c’è la sfida contro l’Atalanta "Lavorare ancora con il direttore sarebbe il massimo. Conferma? Se non ci saranno problemi arriverà"

di Tommaso Carmignani

C’è una partita da giocare – la trentottesima di questo campionato – e c’è un futuro ancora tutto da disegnare. L’attenzione di Andreazzoli è rivolta tutta nei confronti dell’Atalanta, che stasera alle 20,45 cercherà di strappare il pass per l’Europa. Il tecnico azzurro, così come contro la Salernitana, ci tiene a dimostrare la sua professionalità e serietà: nonostante gli azzurri siano salvi da un pezzo, la garanzia di una partita gagliarda e battagliera è assicurata. Lo stesso allenatore è però concentrato anche e soprattutto su un futuro che a dispetto del contratto che lo lega alla società anche per la prossima stagione è ancora tutto da scrivere. L’incontro con il presidente potrebbe e dovrebbe andare in scena la prossima settimana, ma prima di capire se Andreazzoli resterà in sella anche il prossimo anno è bene domandarsi che fine farà Pietro Accardi, il cui destino potrebbe indissolubilmente legarsi a quello dell’allenatore.

"Il mio rapporto con ui è chiaro a tutti. Lavoriamo insieme ormai da tempo, ci capiamo al volo. E’ chiaro – spiega lo stesso Andreazzoli – che andare avanti sapendo che c’è lui sarebbe per me un grande vantaggio. La mia situazione, come detto altre volte, è chiara: appena finito il campionato ci incontreremo con il presidente e se non ci saranno problemi andremo avanti con serenità, in caso contrario staremo a vedere". La sensazione, peraltro già emersa anche nelle scorse settimane, è che in caso di permanenza di Accardi la conferma di Andreazzoli sarebbe logica conseguenza, ma in caso contrario – cioè in caso di addio del direttore sportivo – gli scenari potrebbero cambiare. Il vertice che farà la differenza, quindi, non sarà tanto quello tra l’allenatore e il presidente, ma quello, già annunciato, tra Corsi e Accardi, anche se il Verona – è notizia di questi giorni – sarebbe orientato su altri nomi dopo la partenza di D’Amico.

Quanto alla partita, il tema è abbastanza chiaro. L’Atalanta deve vincere per provare a garantirsi un posto in Europa, mentre gli azzurri devono chiudere in bellezza una stagione superlativa. "Qualcuno si stupisce – spiega ancora Andreazzoli – ma giocare sempre al massimo dovrebbe essere la normalità. Noi lo abbiamo fatto anche contro la Salernitana, sebbene qualcuno, alla fine, abbia sporcato il risultato offendendo il nostro Vicario. Mi piacerebbe che questa persona si scusasse, ma tant’è". Il riferimento è ad alcune parole che un tesserato granata avrebbe pronunciato nei confronti del portiere azzurro, ma il nome rimane top secret. Sul campionato azzurro, invece. "C’è un po’ di rammarico nell’arrivare alla fine di un percorso così bello, ma anche la soddisfazione per quello che abbiamo fatto. Il giudizio sul mio lavoro? Faccio fatica a darmi i voti – spiega ancora Andreazzoli – ma se allargo il discorso a tutto lo staff, compresi i sanitari e i magazzinieri, credo di essere oggettivo nel dire che abbiamo fatto bene".

Quanto alla formazione saranno sicuramente out Pinamonti e Fiamozzi, mentre tra i convocati ci saranno anche i baby Fazzini, Baldanzi e Degli Innocenti. "Manderemo in campo la formazione che riteniamo migliore – dice infine il tecnico – e non daremo contentini". In avanti possibile conferma di Verre alle spalle di La Mantia. Non è esclusa la soluzione del doppio trequartista con Bajrami.