"Accesso libero al Castellani col Green Pass"

L’Empoli capofila nell’istanza al Governo: "Per i tifosi con il certificato verde, venga meno il diktat sul distanziamento di un metro"

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Il fronte è compatto e comprende anche l’Empoli. Nasce da un’esigenza legata agli spazi, ma anche dagli equivoci che, di questi tempi, caratterizzano un po’ tutto. Il Governo, di recente, ha stabilito l’apertura degli stadi a settembre con capienza ridotta al 50%, ma ha aggiunto anche la necessità del distanziamento di un metro tra gli spettatori sugli spalti. Problema risolvibile sistemando le persone un posto sì e un posto no, se non fosse che al Castellani, cosi come nel 99% degli stadi italiani, la distanza tra un seggiolino e l’altro è inferiore. In altre parole, alternando il pubblico in maniera normale, tale da garantire l’ingresso in ogni settore alla metà degli spettatori, questo metro non sarebbe rispettato e quindi il criterio dovrebbe essere di una persona ogni due seggiolini.

"Peccato – spiega l’amministratore delegato azzurro Francesco Ghelfi – che in questo modo non siamo più al 50%, ma al 33%". In uno stadio come quello empolese vorrebbe dire garantire l’ingresso a poco più di 5mila spettatori, troppo pochi se pensiamo che nelle ultime stagioni in serie A l’Empoli ha sempre superato quota 6mila abbonati, con una capienza media che spesso ha superato le 8mila presenze.

"E’ un numero limitatissimo – prosegue ancora l’ad Ghelfi – ed è una complicazione che ci impedisce di prevedere qualsiasi forma di abbonamento e quant’altro. Non possiamo fare una cernita tra i tifosi e ragionare sul chi prima arriva meglio alloggia, noi vorremmo poter garantire l’accesso a tutti i nostri appassionati".

Per questo l’Empoli, insieme alle altre società di serie A, si è fatto portavoce di un’istanza che la Federazione ha inoltrato al Governo.

"La richiesta è che venga garantito l’accesso libero allo stadio a tutte le persone in possesso del Green Pass. E’ quello lo strumento che noi riteniamo più giusto e più equo per far ripartire le gare in presenza". Anche perché in questo modo soltanto lo Juventus Stadium può garantire il distanziamento di un metro al 50% della capienza. "Ma noi – dice Ghelfi – non ne facciamo un discorso di chi può e chi non può. E sinceramente non capisco neanche la levata di scudi di certi politici sulla questione della libertà: nessuno ti vieta niente, ma se scegli di non vaccinarti sei tu che ti privi della possibilità di andare allo stadio".

"Ognuno ha facoltà di seguire la strada che preferisce, ma se questo ti porta a non proteggere te stesso e gli altri non vedo perché tutti ne debbano pagare le conseguenze. Noi, ripeto, siamo per il green pass. E vorremmo che allo stadio potessero entrare tutti quelli che ce l’hanno". I tempi, però, sono incerti.

"Ancora non sappiamo cosa succederà – conclude l’amministratore delegato azzurro Francesco Ghelfi – ma per una società come l’Empoli non è semplice pensare di gestire un’altra stagione come quella passata".

Tommaso Carmignani