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Spinta alla biodiversità. Nuovi progetti per Sibolla: "Acquistati altri terreni"

Si tratta di porzioni di alto valore ambientale, situati in prossimità del lago ll progetto prevede interventi specifici per il ripristino di due habitat.

Una importante novità per la tutela della biodiversità e dell’ambiente che interessa anche Fucecchio

Una importante novità per la tutela della biodiversità e dell’ambiente che interessa anche Fucecchio

Quando si parla del Padule di Fucecchio, si parla della più estesa palude interna italiana. Ampia circa 2.000 ettari, si sviluppa tra le province di Firenze, Pistoia, Lucca e Pisa. La grande maggioranza dell’area è situata nella zona della Valdinievole, quindi a sud dell’Appennino Pistoiese, fra il Montalbano e le Colline delle Cerbaie. Importante, dunque, il fatto che si amplii la Riserva Naturale del Lago di Sibolla con nuove aree e nuovi progetti per la biodiversità contro il cambiamento climatico.

Il lago è alimentato da acque sorgive – in minore misura da acque meteoriche – e ha un solo emissario, il Fosso Sibolla, collegato con il Padule di Fucecchio. Il Comune di Altopascio ha deciso di acquisire nuove aree della Riserva Naturale del Lago di Sibolla. L’acquisto dei nuovi terreni, che passeranno da proprietà privata a pubblica, è stato firmato nei giorni scorsi e rientra nell’obiettivo di salvaguardare e ripristinare gli habitat naturali.

Grazie al progetto “Sibolla di tutti” - per il valore complessivo di quasi 115mila euro - l’amministrazione ha ottenuto un contributo di 50mila euro da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, mentre le risorse restanti (oltre 60mila euro) sono a carico del Comune. L’acquisizione interessa terreni di alto valore ambientale.

L’obiettivo – si apprende – è garantire una gestione più diretta e costante degli habitat, facilitandone la tutela e, laddove necessario, il ripristino. Inoltre, si intende rendere queste aree più accessibili per la manutenzione e la valorizzazione, rafforzando così la conservazione degli ecosistemi presenti. Parallelamente, il progetto prevede interventi specifici per il ripristino di due habitat di particolare interesse: la torbiera planiziale e gli specchi lacustri, fondamentali per la conservazione delle emergenze floristiche del biotopo.

Questi interventi includono anche attività di reintroduzione e restocking di specie floristiche rare o recentemente scomparse dall’area. È in programma, inoltre, il recupero di uno specchio d’acqua interrato e invaso da specie invasive come l’Amorpha fruticosa e il Salix cinerea, oltre all’ampliamento del percorso visitabile all’interno della Riserva. Con questa iniziativa si rinnova l’impegno per la salvaguardia del patrimonio naturale e per la valorizzazione di uno degli ecosistemi più preziosi del territorio.