Sicurezza sui cantieri. Uno su tre non è a norma. Ancora troppe carenze nel settore dell’edilizia

Nel 2023 i tecnici della prevenzione hanno effettuato 345 ispezioni e notificato 123 verbali a carico di aziende e varie figure professionali. In un caso è stata prescritta la sospensione di un’attività imprenditoriale.

EMPOLESE VALDELSA

I numeri parlano chiaro e fotografano un quadro per nulla edificante. Nel 2023 i tecnici del servizio Prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro (Pisll) dell’ex Asl 11, la cui responsabile è la dottoressa Tonina Iaia, hanno ispezionato 345 cantieri di opere edili – pari al 15 per cento dei complessivi 2.307 notificati – e cento di questi sono stati oggetto di prescrizioni. Tradotto: circa uno su tre presentava delle irregolarità. E qui si apre un ventaglio ampio di violazioni e di figure professionali che, in base al proprio ruolo, non hanno rispettato o non hanno fatto rispettare la normativa vigente in materia. Il numero totale di verbali di prescrizione è stato, lo scorso anno, di 123 (in alcuni casi sono state riscontrate più violazioni nello stesso luogo di lavoro): 95 verbali sono stati a carico delle imprese presenti nel cantiere, 3 a carico di preposti (lavoratori responsabili della supervisione diretta degli altri lavoratori), 2 a committenti, 3 al coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione, 8 al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione e 12 contestati a lavoratori autonomi.

La maggior parte delle carenze riscontrata nei cantieri in cui sono stati eseguiti i sopralluoghi attiene al rischio di caduta dall’alto. Su 130 punti di prescrizione (articoli specifici della norma violati) ben 55 riguardano questo aspetto: ponteggi poco sicuri, assenza di imbracature o funi di sicurezza, aperture in solai non protette. L’attività del Pissll, portata avanti sul territorio dell’Empolese Valdelsa e Valdarno Inferiore da 27 tecnici della prevenzione, è molto articolata e ha lo scopo di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori. Tra le prescrizioni fatte ci sono anche quelle di mancata sorveglianza sanitaria: visite mediche che accertino l’idoneità del lavoratore per quel tipo di mansione non eseguite o mancata formazione per lo svolgimento di certi tipi di lavorazioni.

"Facciamo anche attività congiunte con l’ispettorato del lavoro, Inps e Inail, soprattutto nei settori dell’edilizia e dell’agricoltura, che sono quelli con più elevata incidenza infortunistica", spiega la responsabile del servizio. È capitato, infatti, che gli stessi tecnici della prevenzione abbiamo individuato situazioni di irregolarità nel contratto di lavoro che sono state poi segnalate ai colleghi dell’ispettorato del lavoro.

Sono i cantieri privati quelli dove si riscontra il maggior numero di irregolarità, ma anche in quelli pubblici le violazioni alla normativa non mancano. Nel 2023 su 18 cantieri pubblici ispezionati ben 7 sono stati sanzionati. Nel corso dell’attività dei dodici mesi scorsi i tecnici della prevenzione dell’Asl Toscana centro, sede empolese, hanno anche prescritto la sospensione di un’attività imprenditoriale, perché in quel cantiere c’erano troppi pericoli di caduta dall’alto.

Irene Puccioni