DAMIANO NIFOSI'
Cronaca

"Non è meno grave degli stupefacenti..."

Uno sguardo più profondo dentro al mondo della dipendenza da gioco d’azzardo è stato dato dal dottor Stefano Scuotto, direttore...

Uno sguardo più profondo dentro al mondo della dipendenza da gioco d’azzardo è stato dato dal dottor Stefano Scuotto, direttore...

Uno sguardo più profondo dentro al mondo della dipendenza da gioco d’azzardo è stato dato dal dottor Stefano Scuotto, direttore...

Uno sguardo più profondo dentro al mondo della dipendenza da gioco d’azzardo è stato dato dal dottor Stefano Scuotto, direttore dell’Unità funzionale complessa dipendenze di Empoli. Nel suo intervento, ha evidenziato come la patologia da gioco d’azzardo venga trattata al pari di una tossicodipendenza, anche se l’agente tossico, in questo caso il gioco, sia di ben più facile fruizione. "Da circa 30 anni lavoro a contatto con le dipendenze, e per fortuna il nostro è un territorio favorevole a queste iniziative di prevenzione – ha detto –. La ludopatia è un fenomeno che va monitorato: i più giovani sono bombardati da stimoli che portano al gioco, e non è una dipendenza minore rispetto a quella delle droghe. Se un ragazzo è già abituato al gioco a 20 anni, ci vorrà pochissimo per perdere il controllo. Senza contare che all’azzardo si lega l’uso di altre sostanze, alcolismo, tabagismo, è un problema importante e serve impegno per arginarlo. Noi tocchiamo con mano la sofferenza di questi soggetti e di chi gli sta intorno: chi arriva al Serd, è perché non appena prende lo stipendio lo sperpera in un giorno. La cura di un giocatore patologico che arriva al Serd si sa quando si inizia, ma non quando si finisce: mediamente un percorso di cura ben fatto va dai cinque ai dieci anni, per far capire quanto è complicato uscirne". Il trend, peraltro, non sembra affatto migliorare, anzi: le previsioni del dottor Scuotto sono a dir poco nefaste.

"Le dipendenze funzionano come le malattie infettive: più gioco c’è, più malati ci saranno – ha concluso –. Ma, ad esempio, l’influenza si palesa dopo cinque giorni, mentre i problemi concreti delle dipendenze dopo dieci, vent’anni. Noi già sappiamo che tra dieci anni avremo un’epidemia di giocatori d’azzardo".