La magia della sfilata. Balli, tamburi, allegria. E oltre mille figuranti. Emozioni a non finire

Fazzoletti colorati al collo e stomaco in subbuglio per i contradaioli. Molto riuscite le rievocazioni storiche con le scene teatrali itineranti.

La magia della sfilata. Balli, tamburi, allegria. E oltre mille figuranti. Emozioni a non finire

La magia della sfilata. Balli, tamburi, allegria. E oltre mille figuranti. Emozioni a non finire

Il paese si accende già dal mattino. Fazzoletti colorati al collo e stomaco in subbuglio: finalmente è Palio. Palio è cavalli ma è anche e soprattutto un salto indietro nel tempo con la sfilata storica che anche quest’anno ha invaso le vie principali del centro. Un momento per scoprire e riscoprire il passato di Fucecchio. In occasione della manifestazione più importante per la città, infatti, il Museo di Fucecchio ha aperto in via straordinaria ieri mattina, proprio quando la sfilata storica è transitata davanti all’edificio. Un’occasione in più per i fucecchiesi - ma anche per i turisti presenti e i curiosi - di conoscere meglio storia e tradizioni locali e immergersi nella magica atmosfera paliesca.

Il corteggio con circa 1200 figuranti in costume, come da programma, ha ufficialmente aperto la giornata più attesa dell’anno. Ogni contrada ha proposto la rievocazione di un momento storico del paese. Tamburi e bandiere, è un tripudio di colore, il preludio alla corsa del pomeriggio. Ad aprire la sfilata – come di diritto per chi ha vinto l’ultima edizione – da viale Gramsci e piazza Moro è Sant’Andrea, seguita in ordine da Massarella, San Pierino, Samo, Borgonovo, Torre, Querciola, Cappiano, Botteghe, Porta Raimonda, Porta Bernarda e Ferruzza. In testa al gruppo il presidente del Cda del Palio Nicolò Luca Cannella, affiancato dal sindaco Alessio Spinelli, dal presidente della Regione Eugenio Giani, dalla candidata sindaco Pd alle prossime amministrative (e attuale vicesindaco di Fucecchio) Emma Donnini e dalla sindaca di Empoli Brenda Barnini. In coda un gruppo di 12 figuranti, uno per contrada, a scortare il "tesoro", il Cencio firmato da Marco Neri e intitolato "Diamoci una mossa", dedicato al 60esimo anniversario della nascita del gruppo dei donatori di sangue Fratres Fucecchio.

La delegazione di istituzioni e rappresentanti delle contrade si è fermata in Collegiata di San Giovanni Battista per omaggiare San Candido, patrono di Fucecchio. Come ogni anno la sfilata è stata una sorta di rappresentazione teatrale itinerante con balli, letture e "interpreti" per caso. Dall’incendio e la distruzione del castello di Ultrario, al tema del fallimento della cura e della morte nel Medioevo, un focus sui personaggi che percorrevano la Francigena nel tardo Medioevo fino ad arrivare alla figura della guaritrice nel XV secolo; tanti e tutti applauditi i "quadri" messi in scena dai popoli delle 12 contrade. Unica nota dolente della mattinata? Niente diretta Facebook per la sfilata quest’anno. Una "tradizione" che si interrompe senza preavviso lasciando delusi gli utenti dei social network.

Chi ieri mattina si è connesso alla pagina ufficiale del Palio di Fucecchio è rimasto spiazzato: a differenza di quanto ci si aspettasse, il corteggio non è stato trasmesso in live, una mancanza che ha suscitato qualche polemica e diversi commenti pungenti. "Un’occasione persa - secondo alcuni - di fare vedere anche a persone impossibilitate a essere presenti, questa bella rievocazione. Senza contare che l’appuntamento veniva visto in tutta la Toscana e oltre, fornendo al Palio di Fucecchio una marcia promozionale in più". Vero è che l’emozione vissuta sulla pelle, non è certo la stessa se raccontata virtualmente.

Ylenia Cecchetti