Il distretto e la crisi della moda. Risposte dal vertice in Regione: "Confidiamo negli aiuti”

Le reazioni delle associazioni di categoria di zona dopo l’audizione in commissione sviluppo "Speriamo che l’interesse si traduca in strumenti concreti a supporto dell’intera filiera".

Il distretto conciario nel comprensorio del Cuoio

Il distretto conciario nel comprensorio del Cuoio

Fucecchio (Firenze), 4 maggio 2024 – Un passaggio importante quello che ha messo sotto la lente la crisi della filiera della moda e le difficoltà che affronta il mondo conciario, calzaturiero e delle pelletteria. La questione è stata affrontata in commissione sviluppo economico e rurale del consiglio regionale. "E’ stata l’occasione per sensibilizzare la commissione su strumenti da predisporre a supporto del comparto conciario e dell’intera filiera della moda – spiega una nota congiunta dei conciatori –. Primo risultato dell’incontro è che nei prossimi giorni verrà formalizzato un documento di sintesi con le istanze del conciario. Le richieste saranno portate in consiglio". Tra le parti presenti all’incontro: Unic-Concerie Italiane, Associazione Conciatori, Consorzio Conciatori di Ponte a Egola, Assa e Confindustria toscana, per un confronto che ha espresso le più urgenti necessità del settore. A seguito del summit è stato proposto di attivare un tavolo di lavoro "che seguirà l’andamento del comparto con l’obiettivo di ottenere diversi interventi, tra cui la rinegoziazione dei finanziamenti in essere e l’accesso al credito facilitato".

Le misure richieste mirano a consentire la migliore gestione delle attuali criticità del mercato a vantaggio di produzione e occupazione in vista della ripartenza del comparto attesa entro la fine dell’anno. Il momento è difficile e la cassa integrazione ha raggiunto picchi da non sottovalutare: interessa a oggi 2700 lavoratori, secondo quanto reso noto dai sindacati. "Siamo soddisfatti del confronto – dicono i rappresentanti del comparto conciario – che si inserisce in un momento di particolare complessità del mercato. Ci auguriamo che l’interesse manifestato da parte delle istituzioni si traduca quanto prima in strumenti concreti a supporto dell’intera filiera della moda toscana che proprio nel conciario trova una delle sue industrie più significative in termini di produzione, indotto e posti di lavoro". "Stiamo già lavorando per definire – conclude la nota – la migliore sintesi delle misure più urgenti a gestire l’attuale complessità congiunturale".

Già dalla prossima settimana, quando le richieste del comparto saranno portate in consiglio regionale, si conosceranno i primi sviluppi dell’incontro. Tra le misure proposte, per un settore che potrebbe far registrare un calo del fatturato di almeno il 20%, le aggregazioni aziendali, interventi derogatori sulla cassa integrazione, la rinegoziazione dei finanziamenti in essere, un accesso al credito facilitato e la creazione di comunità energetiche.

Carlo Baroni