
La prima seduta del consiglio comunale andata in scena a luglio
Nella prima seduta utile ovvero a settembre si procederà nuovamente alla votazione degli organi del consiglio comunale, tenendo presente che anche il sindaco deve essere conteggiato. Ma come siamo arrivati fin qui? "Da regolamento i membri assegnati sono 16 – spiega il segretario comunale, dottoressa Alice Fiordiponti –. L’elezione del presidente del consiglio prevede che questa avvenga con maggioranza qualificata, ovvero con i due terzi dei voti: 10,66 che, arrotondati per eccesso sono 11. Quando abbiamo eletto il presidente del consiglio comunale, avendo Bonfantoni ottenuto 11 voti, ho ritenuto valida la votazione".
Successivamente la minoranza, guidata da Picchianti (Fratelli d’Italia), ha posto la questione al prefetto lamentando che andava conteggiato anche il sindaco e quindi i voti validi necessari avrebbero dovuto essere 12. "Il prefetto, in risposta a Picchianti – spiega la dottoressa Fiordiponti – aveva ritenuto valido il nostro operato e quindi valida l’elezione di Bonfantoni. Quindi Picchianti si è nuovamente rivolto al prefetto, sottoponendo un parere del ministero che, esprimendosi su analoga vicenda in altro Comune, aveva affermato che nel conteggio deve essere considerato anche il sindaco. Da qui la nuova decisione del prefetto, che in prima battuta ci aveva dato ragione, alla quale ci adegueremo". Restano valide – ci viene spiegato – tutte le altre deliberazioni prese a maggioranza in questo mese di lavori.
Ora Picchianti rincara la dose: "La sera stessa del consiglio comunale avevamo posto il problema che appariva abbastanza evidente e una maggiore prudenza e un maggior ascolto della minoranza, apparentemente fastidiosa, ma sicuramente utile, come in questo caso, avrebbe permesso di evitare una figuraccia alla neonata amministrazione".
"Amministrazione – prosegue Picchianti – che negli ultimi due mesi è sembrata più interessata a tagliare nastri e a presenziare a cerimonie che a mettere in campo proposte concrete per il nostro territorio e a fare attenzione a questioni sostanziali come questa. Uno dei compiti fondamentali di tutti i consiglieri, specialmente quelli di minoranza è fare proposte e vigilare sui regolamenti che permettono il buon funzionamento del consiglio comunale". "I buoni propositi sul dialogo e la collaborazione vanno messi in pratica sempre e a maggior ragione quando qualcuno, nell’interesse di tutto il consiglio comunale – conclude Picchianti –, solleva questioni utili a garantirne il funzionamento e il buon nome".
C. B.