Il borgo è capitale dell’arte urbana. Dopo 44 anni il ritorno dell’artista

Ernest Pignon-Ernest sarà protagonista di una giornata fra incontri, proiezioni e un percorso espositivo. Un salto all’indietro nel 1980 quando la città di Boccaccio fu teatro di una delle sue prime opere. .

Il borgo è capitale dell’arte urbana. Dopo 44 anni il ritorno dell’artista

Il borgo è capitale dell’arte urbana. Dopo 44 anni il ritorno dell’artista

Due sole tappe toscane; oltre a Firenze c’è anche Certaldo nell’agenda di Ernest Pignon-Ernest. Il grande artista francese, pioniere dell’arte urbana, sarà nel borgo boccaccesco martedì con il progetto Wails, tra incontri, proiezioni e una esposizione. In arrivo direttamente dalla Biennale di Venezia, dove avrà inaugurato la mostra ’Je Est Un Autre’ alle Espace Louis Vuitton, l’artista sarà a disposizione dei certaldesi in un incontro pubblico fissato per le 17,30 alla Chiesa dei Santi Tommaso e Prospero.

Palazzo Pretorio ospiterà l’apertura della mostra documentale ’Ernest Pignon-Ernest/Certaldo 1980’ composta da una raccolta di fotografie, documenti, frammenti e da una testimonianza video dell’artista (realizzata dal Collettivo Sikozel). Il percorso espositivo ci riporta al settembre certaldese del 1980, all’interno della mostra-azione dal titolo "’Il naturale e l’umano’, coordinata dal critico d’arte Antonio Del Guercio. In quella occasione Ernest Pignon-Ernest realizzò un intervento intitolato ’Molti uomini e molte donne venuti a Certaldo’, incollando in vari luoghi della città moltissime serigrafie giganti. Le sue opere sono il risultato della relazione tra diversi elementi: l’immagine incollata in un luogo, il luogo dove essa è inserita, il momento nel quale essa appare e il tempo nel quale scompare e infine lo ’spettatore’, il passante che si relaziona con essa. "Avere Ernest Pignon-Ernest in Toscana è un’occasione unica - dichiarano i due ideatori di Wails, Lorenzo Zambini e l’artista Stelleconfuse - Banksy dice che in Francia Ernest-Pignon ha iniziato con le opre in strada trent’anni prima di lui. L’invito a tutti è a non perdere questa opportunità di incontro con uno dei protagonisti dell’arte contemporanea".

Sarà emozionante riportare Pignon-Ernest 44 anni dopo a Certaldo, teatro di uno dei suoi primi interventi artistici urbani che invasero le strade della città, a dimostrazione di come l’esistenza di un’opera non è nella sua esistenza fisica, ma nelle tracce che lascia e nel suo radicamento profondo. "Fondamentale per la realizzazione della mostra documentale a Palazzo Pretorio - continua Zambini - è stato il contributo di Ernest Pignon-Ernest nel darci la possibilità di aprire e di utilizzare il suo archivio fotografico, catapultandoci a Certaldo nel settembre del 1980" . Una grande soddisfazione anche per Francesca Parti di Exponent che ha potuto collaborare ad un’iniziativa così prestigiosa.