Ex Montecatini, trovato l’amianto. Prima dei lavori serve la bonifica

L’opera di pulizia è complessa. Ma era stato messo in preventivo: non si prevede un aumento dei costi .

Ex Montecatini, trovato l’amianto. Prima dei lavori serve la bonifica

Ex Montecatini, trovato l’amianto. Prima dei lavori serve la bonifica

I lavori stanno andando avanti e la variante approvata pochi giorni fa dal Comune era fra le opzioni messe preventivamente in conto, sulla base di quel che sarebbe emerso dalle prime opere di pulizia e smontaggio di alcune parti della struttura propedeutiche alla demolizione. E alla luce dell’amianto e di altri materiali da rimuovere riscontrati in corso d’opera, si rende quindi necessario procedere ad un lavoro di bonifica dell’area che non dovrebbe portare né ad un incremento dei costi né ad una dilatazione dei tempi di conclusione del cantiere.

Lo ha fatto sapere l’amministrazione comunale, a proposito dello stato d’avanzamento del recupero dell’area ex-Montecatini. Un’opera finanziata con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che in questo primo lotto incentrato sul demolire i fabbricati esistenti e sul realizzare otto alloggi di "housing sociale" prevede un esborso di circa 1.300.000 euro. Cos’è successo, in sintesi? Durante il lavoro di smontaggio e rimozione delle parti contenenti amianto, delle operazioni di pulizia delle aree e dei lavori preparatori ai fini delle demolizioni vere proprie degli edifici in questione, sono a quanto pare emerse "notevoli quantità di accumulo di residui derivanti dalla decomposizione di materiale di origine vegetale frammisto a terre" sulle aree pavimentate circostanti gli edifici da demolire, con evidenza "all’interno di detta coltre, di frammenti di materiale contenente amianto quali detriti provenienti da deterioramento e rottura di pannelli di tamponatura, frammenti di guaine bituminose provenienti dalle coperture degli edifici e porzioni di pluviali in cemento-amianto, oltre a materiali di varia natura assimilabile a rifiuto urbano". Materiale che non era a quanto sembra stato notato in fase di progettazione a causa della folta vegetazione arbustiva e arborea presente su tutta l’area, mentre un’ispezione successivamente condotta ha evidenziato l’assenza di pavimentazione in più punti dell’edificio (e per questo sarà realizzata una protezione del suolo in fase di demolizione). Al netto di tutto ciò, l’obiettivo resta quello di completare l’intera opera entro il primo trimestre del 2026.

G.F.