Battaglia Anghiari. La versione di Nico Paladini

Inaugurata nello spazio museale la grande opera. È la rivisitazione del celebre dipinto leonardiano.

Battaglia Anghiari. La versione di Nico Paladini

Battaglia Anghiari. La versione di Nico Paladini

VINCI

Una imponente opera in olio su tela di undici metri di larghezza per tre di altezza va ad arricchire il patrimonio culturale di Vinci, è stata inaugurata ieri, alle 18, nello spazio museale di via Montalbano. Si tratta de "La Battaglia di Anghiari, un’altra versione" realizzata dal pittore empolese Nico Paladini per omaggiare il celebre dipinto del genio Leonardo da Vinci andato perduto. Realizzato appositamente per il Comune di Vinci, in collaborazione con l’Associazione MUD, il dipinto è accompagnato anche da una pubblicazione a cura del critico Nicola Nuti. "La Battaglia di Anghiari rappresenta un capitolo fondamentale, seppur incompleto, della storia dell’arte. La sua ricerca e il suo eventuale recupero sarebbero un evento straordinario per la cultura italiana e mondiale – dichiara il sindaco del Comune di Vinci, Giuseppe Torchia –. La Città di Vinci ha deciso di reinterpretarla con un’espressione artistica contemporanea, affidata a Nico Paladini, che va ad arricchire il già consistente patrimonio artistico della Città".

Nico Paladini, artista dalla personalità poliedrica, instancabile esploratore, speleologo, alpinista e scrittore, il cui studio si trova – curiosa coincidenza – a poca distanza dalla casa natale di Leonardo, ha scelto infatti di rispettare l’idea del Genio del Rinascimento e collocare la disputa per il vessillo nel cuore della sua opera. "La Battaglia di Anghiari, un’altra versione" ripropone la concitazione e la veemenza dell’episodio, descritto nei dettagli anche dalle fonti storiche dell’epoca, ma l’autore immagina e costruisce tutto intorno una scena più ampia, tratteggiata con colori tenui e brillanti. Lo spettatore, di fronte alla tela monumentale, ha quasi l’impressione di trovarsi nel mezzo del campo di battaglia, trasportato in un passato storico ma, allo stesso tempo, immerso in una dimensione quasi mitica, fiabesca. In alto a destra troneggia il castrum di Anghiari, che fece da sfondo al memorabile scontro tra Firenze e Milano, combattuto il 29 giugno del 1440.